Marc Marquez, insieme ad altri piloti in attività in MotoGP, dicono la loro sulla scelta di Valentino Rossi per il prossimo anno
Guai a dare per finito Valentino Rossi. Già tante volte, nel corso della sua lunga e impareggiabile carriera, il Dottore è stato bollato come bollito da qualche avventato osservatore o addetto ai lavori, per poi smentirlo puntualmente con una successiva riscossa.
E dunque anche la crisi di rendimento e di risultati in cui è precipitato nel corso di questa stagione 2021 non significa certo che il fenomeno di Tavullia abbia perso la sua voglia di lottare e la sua fame di risultati, anzi.
Ne è convinto un suo diretto avversario, uno che condivide con lui la griglia di partenza del Motomondiale: Brad Binder, pilota ufficiale della Ktm. Il 25enne sudafricano nutre un grande rispetto e una grande stima verso il nove volte campione del mondo, che è stato il suo idolo da piccolo.
“Lui è una leggenda di questo sport”, sottolinea ai microfoni del sito specializzato svizzero Speedweek, “è stato il mio eroe in MotoGP fin dai miei primi ricordi d’infanzia, fin da quando iniziai a guardarla in televisione. Ha avuto una carriera incredibile e penso che abbia ancora un grande spirito battagliero”.
Difficile, dunque, fare previsioni sul suo futuro: “Vedremo quale si rivelerà la sua decisione finale. Annuncerà il suo ritiro oppure no? Chissà”, non si sbilancia Binder.
Della stessa opinione sembrano essere anche altri piloti attualmente in attività, come Fabio Quartararo: anche lui grande estimatore e tifoso di Valentino Rossi e anche lui speranzoso di rivederlo impegnato anche nella prossima stagione. “Vale è stato il mio idolo fin da quando avevo cinque o sei anni”, rivela il Diablo. “Vederlo in pista, a prescindere dalla moto, è sempre grandioso, anche per il Motomondiale. Averlo nel paddock è grandioso, quindi perché no?”.
Più cauta e diplomatica, invece, la risposta del suo grande rivale Marc Marquez: “Con Valentino non si sa mai: d’altronde, anche oggi a quarantadue anni continua a correre…”.
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