Come Alesi anche Schumacher teme un finale cruento del campionato di F1. Puro allarmismo o Hamilton e Verstappen rischiano davvero?
L’incidente al primo giro del GP di Silverstone ha evidentemente agitato gli animi di molti ex del Circus. In effetti era da molto che non si assisteva ad una battaglia tanto viva ed avvincente tra due piloti. Dopo il duello fratricida tra Hamilton e Rosberg nel 2016 è stato il nulla. Di conseguenza non stupisce che l’aggressività di Verstappen, mischiata a quella ritrovata di Lewis, stiano colpendo tutti gli spettatori.
Se qualche giorno fa era stato Jean Alesi ad esprimere preoccupazione sulle conseguenze di una rivalità tanto accesa, ora anche Ralf Schumacher, si è detto timoroso di assistere a qualche grave episodio.
“Mi auguro che nessuno si ferisce”, ha affermato a Sport Bild azzardando un paragone con Senna e Prost. “L’obiettivo di Ham è battere il record di mio fratello. Il motore Mercedes è ancora il migliore, ma la macchina ha qualcosa che non va. Stanno sfruttando molto l’ala per recuperare downforce, ma sul dritto sono lenti ugualmente”.
La Casa della Stella verso l’uscita
Da insider quale è, il 46enne ha sostenuto che da parte delle Frecce Nere ci sarebbe una certa pressione a portarsi a casa l’ottavo sigillo in entrambe le classifiche a causa del possibile addio alla F1.
“Le indiscrezioni danno il marchio tedesco vicino all’addio. Continueranno a fornire solo il motore e la McLaren sarà il team di riferimento assieme ad Aston Martin, di cui Toto Wolff detiene delle quote. Ci saranno molti cambiamenti, compresa la proprietà della squadra”, ha lanciato la bomba, prima di avanzare un’altra.
Secondo Schumi Mad Max avrebbe rifiutato le avance Mercedes e per questo, a sorpresa, alla vigilia del round austriaco, l’equipe di Stoccarda avrebbe chiuso in fretta e furia l’accordo con il #44.
Chiara Rainis