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Il direttore di gara Mike Webb fa un po’ di chiarezza dopo le sanzioni sull’invasione della zona verde all’ultimo giro di un GP.
Nel GP del Mugello Johann Zarco è rimasto al 4° posto finale nonostante Miguel Oliveira e Joan Mir abbiano violato i limiti della pista mentre gli erano davanti all’ultimo giro. Negli ultimi mesi le regole e le sanzioni sull’invasione del green hanno suscitato molte discussioni all’interno del paddock.
Mentre le violazioni multiple dei limiti di pista sono normalmente punite con un long penalty nel corso della gara, chi invade il verde all’ultimo giro perde una posizione se sono in una battaglia serrata con un altro pilota. Nella gara al Mugello Miguel Oliveira ha tagliato il traguardo al secondo posto, 0.408 secondi davanti a Joan Mir, con Johann Zarco a 0.535 secondi dietro al pilota Suzuki. Il portoghese è stato subito retrocesso al terzo posto con il pilota Suzuki asceso al secondo. Ma pochi minuti dopo anche Mir ha ricevuto la stessa penalizzazione per la stessa infrazione e quindi la classifica finale è rimasta invariata.
Molti si sono chiesti perché i due piloti davanti a Zarco avevano entrambi superato i limiti della pista e il francese fosse rimasto al 4° posto. Il direttore di gara Mike Webb ha spiegato che il criterio chiave per i commissari FIM è se un pilota che segue è giudicato “a distanza ravvicinata” quando viene commessa un’infrazione ai limiti della pista all’ultimo giro. “La penalità per il cambio di posizione si applica solo ai piloti che sono abbastanza vicini da avere una ragionevole possibilità di fare un sorpasso, e mezzo secondo o più indietro non sarebbe normalmente considerato una posizione di attacco ragionevole – spiega Mike Webb a Crash.net -. Non c’è una differenza di tempo rigida applicata in quanto le circostanze sono diverse a seconda della pista e della curva. Come per la maggior parte delle decisioni degli steward, è un giudizio”.
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