Dopo il maxi incidente al via del GP dell’Ungheria Binotto ha lanciato una provocazione. La FIA sceglierà di adottare la sua proposta?
Il budget cap sta creando parecchi grattacapi specialmente ai top team. Coloro che fino all’anno scorso spendevano soldi senza pensarci, con l’inserimento del tetto di spesa si sono trovati a dover gestire il denaro e a vestire i panni delle scuderie private da sempre abituati a questa condizione.
Dunque, una volta di più, quanto accaduto lo scorso weekend a Budapest ha agitato i big riportando in auge la questione. Prima di tutte era stata la Red Bull a sollevarla a Silverstone dopo che lo scontro al via tra Hamilton e Verstappen, aveva praticamente distrutto la RB16B di Max, mentre all’Hungaroring è toccato alla Ferrari, vittima del ko di Leclerc allo start della corsa per un errore di Stroll.
Qual è l’idea del boss del Cavallino
Esattamente sulla scia del pensiero di Christian Horner, Mattia Binotto ha suggerito un modo per mitigare le criticità conseguenti alle limitazioni di risorse, ovvero in caso di incidente, chi lo provoca deve pagare i danni.
In un certo senso il suggerimento non è del tutto sbagliato. Ciò che fa sorridere è che venga preso in esame soltanto ora che sono penalizzati i più ricchi. “Penso che sia bene discuterne”, ha affermato a Motorsport.com il capo di Maranello. “Perché se non sei colpevole di un sinistro non dovresti sommare i costi per le riparazioni al budget cap”.
Secondo l’ingegnere nato in Svizzera sarebbe dunque scorretto attribuire a chi è rimasto invischiato in un crash i costi extra per il ripristino della vettura. Al contrario dovrebbe intervenire l’equipe di chi lo ha scatenato. “Questo renderebbe i piloti più responsabili”, ha chiosato.
C’è da credere che da qui alle prossime settimane anche Milton Keynes si rifarà sentire dato che nell’impatto innescato da Bottas nel round magiaro Perez è finito fuori e il #33 ha subito danneggiamenti al fondo della monoposto.
Chiara Rainis