Il gruppo VR46 di Valentino Rossi sta per ricevere una cifra record dal suo nuovo sponsor, la holding dei sovrani dell’Arabia Saudita
Non è stato facile assicurarsi la firma. E non solo, immaginiamo, per una trattativa che sarà andata per le lunghe: tanto da richiedere, sussurrano i soliti ben informati alla Gazzetta dello Sport, addirittura l’intervento diretto di don Carmelo Ezpeleta e della sua Dorna, la società organizzatrice del Motomondiale.
Anche nelle settimane successive, in effetti, l’accordo è sembrato a lungo in bilico, tanto da essere messo in discussione ufficialmente addirittura da una serie di strani comunicati diramati da non meglio specificati addetti stampa dell’azienda in questione. Ma, alla fine, l’affare sembra davvero fatto. La VR46 di Valentino Rossi e la Tanal Entertainment Sport e Media, la holding del sovrano dell’Arabia Saudita, il Principe Abdulaziz bin Abdullah bin Saud bin AbdulAziz Al Saud, è nero su bianco. E verrà annunciato nei prossimi giorni da una conferenza stampa indetta nella capitale Riyadh.
Per il motociclismo può essere una svolta storica: l’ingresso in forze nel paddock dei petrodollari del Medio Oriente, che potrebbero portare una boccata d’ossigeno ai bilanci agonizzanti dopo la crisi economica del Covid. Per il Dottore in persona, una vera e propria gallina dalle uova d’oro. La cifra che il nuovo sponsor principale verserà nelle casse della sua società di Tavullia, infatti, è da record.
Venti milioni saranno pagati solo per il privilegio di apporre gli adesivi della compagnia petrolifera Aramco sulle MotoGP (ma anche sulle Moto2, nonché sulle Moto3 che corrono in Italia nel Civ) della squadra. Ma altri 150 milioni, rivela il Sole 24 Ore, sarebbero pronti ad essere bonificati per l’acquisto in blocco di tutto il gruppo VR46: che comprende, tra le altre ramificazioni, la Riders Academy e la Racing Apparel, ovvero l’azienda che realizza abbigliamento e merchandising per molti piloti e squadre del mondo dei motori.
Insomma, i sauditi vogliono accaparrarsi in blocco tutto l’impero del nove volte campione del mondo, pur lasciando a lui e ai suoi fidi collaboratori un ruolo centrale ai vertici. Una ricca operazione che ha l’obiettivo di lanciare il progetto Saudi Vision 2030: l’iniziativa con cui l’Arabia vuole differenziare la sua economia dal petrolio investendo, appunto, nello sport, nello sviluppo di auto e moto di nuova generazione e a guida autonoma, ma anche nella formazione di giovani piloti. Chi meglio di Valentino Rossi per diventarne il testimonial mondiale?
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