In casa Mercedes si vedono i primi scricchiolii di un dominio che sta per finire. L’inglese rimane al top con qualche pecca, il finlandese è crollato
La Mercedes è sempre in alto, come ormai gli capita da diversi anni. Certo è vederla così in lotta con un’altra scuderia fa specie. A metà stagione sono pochi i punti di differenza, sia in classifica piloti che costruttori. La battaglia con la Red Bull è feroce, sia in pista che fuori, senza esclusione di colpi. Di sicuro però le certezze, dopo anni di dominio, sono state messe a dura prova. E qualche crepa si è vista.
A metà stagione, Lewis Hamilton può comunque dire di essere, come sempre, davanti a tutti. E merita un 8. Certo è che il percorso è stato molto accidentato, e non solo per colpa di qualche problema della sua Mercedes, ma anche per errori suoi.
Si è capito subito che la Mercedes non era al livello degli altri anni e che la Red Bull, in mano a Max Verstappen, era superiore. L’inglese però ha tirato fuori tutta la sua classe per resistere. Lo dimostrano le prime gare, dove ha lottato con le unghie e con i denti per resistere al fenomeno olandese. A Montecarlo un passo falso di tutta la Mercedes, mentre il primo vero errore è stato a Baku, quando con un lungo ha rovinato la chance di guadagnare punti importanti sull’avversario, messo ko da una gomma.
Da quel momento in poi è entrato in sofferenza, quasi avesse subìto il colpo, non abituato a certe sfide corpo a corpo. La zampata di Silverstone, con annessa toccata decisiva a Max, sembra averlo rimesso in carreggiata soprattutto psicologicamente e non solo a livello di punteggio. In una lotta senza esclusione di colpi, ha fatto capire che lui, come l’olandese, è disposto a tutto, anche con manovre al limite. Ora vedremo se davvero riuscirà a tenere testa, fino alla fine, e a riconfermarsi. L’Hungaroring però ha fatto capire che non è esente da errori.
Quarto posto nel mondiale piloti. Verrebbe da dire “ha fatto il suo”. Peccato che finora la stagione di Valtteri Bottas sia stata un inferno, da 4 in pagella. Chiariamo però subito una cosa: non può essere lui il rivale di Hamilton. Non può esserlo oggi, non poteva esserlo ieri, quando la Mercedes era la macchina migliore. Semplicemente perché il finlandese è sì veloce, ma non tanto da poter contendere a un campione del genere, sulla lunga distanza, un campionato.
Bottas è senz’altro un buono scudiero, che doveva confermare il suo valore anche in questo 2021. Ma per ora ha deluso ogni aspettativa. Il rapporto logoro con i vertici Mercedes ha sicuramente inciso nella testa del finlandese, che è mancato sempre nei momenti chiave di un weekend, così come in gara. E spesso anzi ha fatto danni, vedi a Imola con Russell o in Ungheria, con una manovra omicida che ha rovinato la gara a diversi colleghi.
Quando ha potuto, quando è stato in forma, ha dimostrato di essere il primo degli inseguitori di Hamilton e Verstappen, nulla di più. Ma serviva decisamente più costanza, anche per mettere un po’ in difficoltà l’olandese nella sfida col compagno di box. Vedremo ora quale sarà il suo destino: di sicuro lontano da Mercedes, ma in queste prossime gare vedremo se riuscirà a meritarsi un sedile non troppo modesto.
LEGGI ANCHE —> F1, le pagelle di metà 2021: Verstappen al top, brillano Russell e Norris
La 6 ore di Imola del FIA WEC si è conclusa con la pole position…
Il 7 volte campione del mondo, Lewis Hamilton, non è arrivato a Maranello per godersi…
Il Gruppo Stellantis sta vivendo una fase di crisi profondissima. E’ paradossale come si sia…
Il prezzo delle batterie e, conseguentemente, delle EV sarebbe già dovuto calare. Da una analisi…
Il bicampione del mondo della MotoGP, Pecco Bagnaia, ha raccontato le sue sensazioni dopo il…
Charles Leclerc ha lottato come un leone in Bahrain, ma la Ferrari non è performante.…