Dopo il GP d’Ungheria, Lewis Hamilton si è sentito male sul podio e si è dovuto far visitare. La Mercedes fa chiarezza sulle sue condizioni
Hanno destato molte preoccupazioni, tanto tra il pubblico quanto tra gli addetti ai lavori della Formula 1, le condizioni fisiche di Lewis Hamilton al termine del Gran Premio d’Ungheria.
Il pilota anglo-caraibico, che grazie al podio conquistato all’Hungaroring si è ripreso il comando del campionato del mondo, è apparso visibilmente affaticato e stanco a fine gara, tanto da rischiare addirittura di accasciarsi sul podio e di doversi sorreggere al vincitore Esteban Ocon per non collassare.
Subito dopo la cerimonia ha dovuto farsi visitare dal medico della Mercedes, saltando anche le conferenze stampa di rito. A qualche giorno di distanza, però, ci ha pensato lo stesso team anglo-tedesco a fare chiarezza sullo stato di salute del suo campione. “L’ho visto circa un’ora dopo la gara e stava sicuramente un po’ meglio. So che ha recuperato da allora”, ha raccontato il direttore tecnico Mike Elliott nel corso del consueto briefing video sul canale YouTube ufficiale della Freccia nera.
L’ingegnere britannico è convinto che la ragione del malessere di Hamilton sia dovuta al meteo estremo che si è registrato durante la corsa. “Penso che, per chi non sia mai stato vicino a queste macchine, sia davvero difficile capire l’ambiente in cui si trovano a guidare i piloti”, ha spiegato. “Visto che la macchina è così vicina a terra, la temperatura dell’aria che ci passa attraverso è più vicina a quella del suolo che a quella dell’aria”.
Oltretutto, mentre era seduto in un’autentica fornace, l’iridato in carica è stato costretto a spendere molte energie per la rimonta: “Durante quella gara sospetto che ci fossero 40-50 gradi. Era umido e i piloti sono seduti in un abitacolo circondato da scatolotti elettrici. Fa molto caldo e quella è stata una gara dura. Una persona normale, come me o voi, non sopravvivrebbe per cinque minuti lì dentro. Figuriamoci per un intero Gran Premio“.
Eppure, sulla sua situazione fisica aleggia il rischio dei postumi a lungo termine del coronavirus, da cui è stato contagiato nell’autunno scorso, come lo stesso Hamilton sospetta: “Quindi non mi ha sorpreso che Lewis si sentisse stanco alla fine, ma come ha detto lui stesso alla stampa, penso che si domandi anche se c’entra il fatto di avere contratto il Covid“.
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