Lo spagnolo è tornato a ottimi livelli, Ocon ha portato alla vittoria Alpine ma non basta. Così come il tedesco, visto solo a sprazzi. Per non parlare di Stroll
Dovevano essere le grandi outsider insieme a Ferrari e McLaren, ma alla fine Alpine e Aston Martin hanno deluso le aspettative. Almeno in parte. E chiudono una prima parte di 2021 sottotono, anche se in crescendo.
Ci si aspettava tanto dal rientro dopo due anni di lontananza dalla F1 di Fernando Alonso. E non ha deluso le aspettative. È vero, l’Alpine doveva essere più performante, ma alla fine lo spagnolo ci ha messo del suo per farsi notare. All’esordio solo la carta di un panino, scherzo del destino, lo ha fermato in una grande rimonta in zona punti. Poi qualche passo falso prima del ritorno a buoni livelli.
Ha dato davvero spettacolo con alcuni suoi sorpassi e difese al limite. L’unica cosa che è mancata ad Alonso è il podio, che meriterebbe ampiamente. Ma di sicuro l’asturiano punta decisamente, come l’Alpine, al 2022, per fare il salto di qualità. Per ora però è da 7.
Solo mezzo voto in meno per Esteban Ocon, che si è sempre dimostrato molto veloce, anche più di Alonso, ma che poi non ha tradotto questa velocità in risultati. Da Imola a Montecarlo è sembrato quasi in palla, poi un momento di stop prima dell’Ungheria, dove ha sfruttato l’occasione e ha ottenuto un successo meritato per l’Alpine, fatto di grande lucidità. Ora dovrà confermare tutto questo nell’ultima parte di stagione.
L’Aston Martin sembra essere solo la brutta copia (per il momento) della Racing Point che lo scorso anno sembrava poter fare fuoco e fiamme. Sebastian Vettel era chiamato a scrollarsi di dosso anni difficili in Ferrari, che lo avevano fatto piombare quasi in una depressione pre-ritiro. Il tedesco ha faticato e non poco a togliersi un po’ di ruggine di dosso. E si è visto solo a corrente alternata.
Il quinto posto di Monaco ha subito fatto pensare a una ripresa, confermata dal grande podio a Baku, la top ten in Francia sembrava la certificazione della ripresa, poi di nuovo il ritorno indietro. Ancora incostante. E così non può bastare per uno come lui. Che per ora è da 5.5.
Mentre da 5 è il suo compagno, Lance Stroll che, se possibile, ha fatto anche peggio, alimentando ovviamente le voci dei maligni che lo vogliono lì solo per merito di papà. Buono l’inizio, se messo a confronto con Vettel, poi qualche altra top ten ma niente di più. Se si discute il futuro di Giovinazzi in F1, perché allora non si dovrebbe discutere anche il suo?
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