Una pole record per Martin, che ha chiuso davanti al piemontese e al leader della classifica. Domani si prospetta una gara molto tirata
Una pole che vale tanto quella di Jorge Martin in Stiria. Lo spagnolo la centra per la seconda volta in carriera, cominciata nella MotoGP proprio in questa stagione. Un premio per i tanti sacrifici fatti dopo un periodo difficile.
Una prestazione incredibile quella di Martin, che ha anche realizzato il record della pista. Merito, come detto, di un grande sforzo fatto in questi mesi per recuperare da quel brutto infortunio patito a inizio campionato, proprio dopo che l’inizio era stato dei più promettenti, con un’altra pole.
Stavolta Martin ha fatto vedere di saperci stare e bene in questa MotoGP così competitiva. E vedremo domani se saprà anche lottare per un podio che sarebbe il giusto premio per questa crescita. Alle sue spalle Pecco Bagnaia, che ha tirato fuori dal cilindro la zampata proprio nel momento migliore. E si candida a un GP da protagonista.
Anche se si preannuncia una gara molto tirata. Anche perché alle sue spalle c’è quel Fabio Quartararo che, da leader della generale, ha saputo comunque trovare lo spunto giusto in qualifica dopo un venerdì non al top. E domani proverà non solo a limitare i danni, ma a sfruttare ogni occasione per far male agli avversari.
Che la Ducati sia pronta a sfruttare finalmente l’occasione in un circuito amico lo si capisce anche dal quarto posto di Jack Miller, con Joan Mir in seconda fila davanti a Johann Zarco. Per la Suzuki un primo segnale importante, forse merito delle novità portate in pista in questi giorni.
Ottima poi la top ten conquistata da Aleix Espargaro con l’Aprilia, davanti a un Marc Marquez che oggi invece, in condizioni normali, è andato un po’ in sofferenza. Lo spagnolo sta facendo una grande fatica a trovare la forma migliore, ma anche tecnicamente la Honda sta dimostrando di non riuscire ancora a trovare il bandolo della matassa.
Difficoltà che ha incontrato anche Maverick Vinales, che non ha trovato le buone risposte avute ieri durante le prime libere. In generale però le Yamaha sono tornate a faticare, se escludiamo Quartararo. Valentino Rossi diciassettesimo, mai a suo agio. Neanche il correre ora con la mente libera lo ha aiutato. Questa M1 gli sta rendendo davvero duro questo finale di carriera.
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