Dani Pedrosa è stato al centro di una brutta caduta al Gran Premio di Stiria, che si è conclusa con le fiamme in pista
Se Dani Pedrosa si aspettava un ritorno soft in MotoGP, si è dovuto rapidamente ricredere. Durante il suo primo Gran Premio dal ritiro, annunciato nel 2018, lo spagnolo si è dovuto sottoporre alla prova del fuoco. Letteralmente.
Scattato bene e ritrovatosi in dodicesima posizione, il collaudatore della Ktm è scivolato dalla moto all’uscita dal tornante della curva 3. I suoi colleghi che sopraggiungevano alle sue spalle sono riusciti ad evitarlo, con l’eccezione di Lorenzo Savadori, che invece lo ha travolto.
Pedrosa cade e scoppia l’incendio
Il serbatoio della RC16 si è danneggiato ed è andato a fuoco. Pedrosa fortunatamente è uscito indenne dall’incidente, mentre l’italiano si è fratturato il malleolo destro. “La prima partenza è stata dura”, racconta Dani. “Non so perché io sia caduto così. Forse ho toccato la linea interna, o forse la gomma era ancora troppo fredda sul lato destro, visto che usavo la mescola dura”.
“Ho solo cercato di rialzare la moto all’uscita dalla curva ma non ci sono riuscito, e sono finito per terra”, prosegue. “Mi sono girato nel bel mezzo della pista. Purtroppo Savadori ha colpito la mia moto e si è fatto male, mi dispiace per lui. Io sono stato molto fortunato, è una situazione che non credo mi sia capitata prima nella mia carriera, perciò è stato un po’ uno shock vedere tutte le moto che passavano vicine a me mentre ero steso a terra, scorrendo alla mia destra e alla mia sinistra”.
A seguito dello schianto, la direzione gara si è vista costretta ad esporre la bandiera rossa e dunque a sospendere la gara per motivi di sicurezza. Alla seconda partenza, a differenza del più sfortunato pilota della Aprilia, Pedrosa è riuscito a riprendere il via del Gran Premio di Stiria e a conquistare addirittura la decima posizione al traguardo.
LEGGI ANCHE —> Martin fenomeno in Stiria. Bagnaia-Miller, che disastro: analisi della gara