Prima di decidere di ritirarsi dalla MotoGP alla fine di questa stagione, Valentino Rossi era già stato più volte vicino a fermarsi
La settimana scorsa, a quest’ora, il grande protagonista era lui: Valentino Rossi, che esattamente sette giorni fa stava annunciando il suo ritiro dalla MotoGP.
Oggi l’uomo di giornata, invece, è il suo compagno di marca Maverick Vinales. Che ha dovuto abbandonare il paddock anche lui, suo malgrado, ma non per propria volontà, bensì per decisione della Yamaha che lo ha appiedato alla vigilia di questo Gran Premio d’Austria. Il Dottore ha accolto con dispiacere questa notizia, che riguarda un pilota con cui, oltre ad avere condiviso il box della squadra dei Diapason per diversi anni, è legato ad un rapporto di amicizia.
“Non so cosa sia successo esattamente”, mette le mani avanti in conferenza stampa. “Ma mi spiace molto per questa situazione, da entrambe le parti. Vinales è un mio amico, una brava persona, Yamaha è il mio team da tanto tempo. È brutto per il campionato, è brutto per tutti: spero possano parlarsi e trovare un accordo per le prossime gare”.
L’accusa, nemmeno troppo velata, della scuderia è quella che Top Gun abbia boicottato la M1, accelerando in modo brusco e sgasando per portare volontariamente il motore alla rottura. Secondo Vale, in teoria, questa follia si potrebbe anche realizzare in pratica: “Sì, basta non cambiare marcia. C’è un limitatore, ma se ti spingi oltre quel numero di giri non fa molto bene al propulsore”.
Comunque sia andata in gara, quel che è certo è che il rapporto con la Yamaha sia ormai compromesso, per via di una tensione psicologica del centauro di Figueres che è sempre più evidente. Una situazione con cui il nove volte campione del mondo riesce ad empatizzare, perché anche lui ci si è ritrovato in passato.
“Anche io ho passato periodi difficili durante la mia lunga carriera”, ammette. “Tre o quattro volte mi sono ritrovato disperato, non ottenevo i risultati sperati, avevo grande pressione. Volevo fermarmi, stare a casa, ne ho parlato con chi mi stava vicino, i miei amici, la mia famiglia, ma tutti mi hanno detto che non dovevo. Li devo ringraziare, perché avevano ragione. È molto importante chi hai attorno”.
Anche la convivenza con un vicino di box scomodo come Fabio Quartararo avrà di certo inciso sulle difficoltà di Vinales: “Sicuramente avere un compagno forte come Quartararo è difficile per tutti”, conferma il fenomeno di Tavullia. “Fabio ha compiuto un ulteriore passo in avanti, è anche più forte di quanto mi aspettassi. Oltre a essere veloce, va molto forte: non solo lui, ma anche la sua squadra ha capito come far andar bene la Yamaha. Ma anche Maverick è un pilota forte”.
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