Marc Marquez non sta ancora bene e durante le prove libere del Gran Premio d’Austria è tornato ad avvertire dolore alla spalla
Ancora la spalla, la maledetta spalla destra. Il punto debole, a livello fisico, di Marc Marquez, già da prima del brutto infortunio della scorsa stagione, ma che la frattura all’omero e la successiva prolungata assenza dai circuiti non ha sicuramente aiutato. Anzi, tutt’altro.
Sono passati i mesi, il Cabroncito è riuscito anche a tornare sul gradino più alto del podio sul suo Sachsenring, ma quella parte del corpo continua a dargli del filo da torcere. Che non si trovi tuttora in perfette condizioni fisiche lo si è visto pure nel corso delle prove libere di oggi, al Gran Premio d’Austria, durante le quali è stato visto più volte scrollare la spalla.
“Questo è uno dei circuiti in cui faccio più fatica, forse per colpa delle frenate violente”, ha ammesso lui stesso al termine del venerdì, in conferenza stampa. “Dopo la prima sessione di prove libere sono stato in clinica mobile. Venerdì scorso ho faticato tanto e anche stamattina: ho iniziato forte, poi è arrivato il dolore e ho sofferto. Poi nel pomeriggio la pioggia mi ha aiutato a sopravvivere”.
Altro che sopravvivere: con la pista bagnata il fuoriclasse di Cervera è stato addirittura il più veloce di tutti. Superando rapidamente anche qualche piccolo guaio tecnico sulla sua Honda. “All’inizio delle seconde libere ho avuto un problema alla moto, qualcosa di elettronica, in un minuto è stato risolto”, ha raccontato.
Insomma, se nel resto del weekend dovesse piovere ancora, tenete d’occhio Marquez. Spalla o non spalla, in quelle condizioni meteo l’uomo da battere può davvero tornare ad essere lui. Anche perché la sua squadra non rimane certamente a guardare, anzi spinge al massimo per crescere.
“Seguo tutto quello che proviamo, so qual è il piano, sono coinvolto dalla Honda“, chiarisce l’otto volte iridato. “Oggi abbiamo provato materiale differente, ma sto usando il telaio della settimana prossima. Domani proveremo altro materiale ancora. Oggi ha deciso di più la Honda, domani decideremo di più io e il mio team”. E chissà che non arrivi qualche altro passo in avanti.
Intanto, però, tutti si chiedono se questo calvario finirà mai. Lui compreso: “L’idea è quella di tornare il Marc di una volta, ma non posso prometterlo, non lo sa nessuno. Io lavoro sempre, sia sul mio fisico che sulla moto, con l’aspettativa di ritornare quello che ero. Ma sono realista e so che la pazienza è una delle doti di un buon pilota. Ovvio che tutti vogliono diventare forti il prima possibile, ma l’esperienza mi ha insegnato a fare un passo alla volta, senza fretta. L’obiettivo non è quello di vincere subito il maggior numero di gare, ma di ritrovare le sensazioni di prima, guidare seguendo il mio istinto e con la competitività che avevo alla vigilia dell’incidente. Anche se i miei avversari migliorano e diventano sempre più forti”.
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