Vinales, si aggravano le accuse: Yamaha lo licenzia e Aprilia ci ripensa?

Con il passare dei giorni spuntano accuse sempre più gravi contro Maverick Vinales, che porterebbero al licenziamento da parte della Yamaha

Maverick Vinales
Maverick Vinales (Foto Philip Platzer / Red Bull)

Di ufficiale, ad oggi, abbiamo solo quel comunicato stampa con cui la Yamaha annunciava la sospensione di Maverick Vinales dal Gran Premio d’Austria, per una non meglio specificata “procedura irregolare e non chiarita”.

Dal diretto interessato, finora, solo silenzio: la sua unica mossa è stata quella di pubblicare, sul suo canale ufficiale di Instagram, un’immagine in cui segue le prove libere al Red Bull Ring a bordo pista, promettendo di fornire la propria versione al più presto possibile. “Oggi sono dall’altro lato”, ha scritto. “Spiegherò i dettagli dell’accaduto non appena potrò”.

Follia Vinales: i suoi hanno bruciato uno scooter?

Questo ostinato silenzio, come ha sottolineato anche il telecronista di Sky Sport Guido Meda, non fa altro che alimentare le voci incontrollate. E così, nel paddock sono iniziate a circolare ricostruzioni sempre più gravi sul comportamento di Top Gun. Cosa avrebbe fatto di così grave da poter giustificare il fatto di lasciarlo in panchina?

Subito si è parlato del suo presunto tentativo di far esplodere volontariamente il motore nel corso dell’ultima gara, portandolo più volte al massimo del limitatore. Lo spagnolo si sarebbe sentito boicottato dalla squadra, che non aveva accettato di sostituire il propulsore che, a suo dire, funzionava male, e si sarebbe vendicato così. Per i giapponesi, una manovra del genere equivale ad un attacco frontale intollerabile all’onore della Casa.

Ma non è tutto: la Gazzetta dello Sport ipotizza addirittura che “persone vicine a Vinales” abbiano bruciato lo scooter utilizzato nel paddock dal pilota. Un atto che, se confermato, sarebbe davvero imperdonabile, seppur non compiuto direttamente da Maverick. Certo è che il livello di tensione raggiunto nel sodalizio tra il pilota di Figueres e la sua squadra sembra ormai talmente elevato da rendere difficile l’ipotesi di un riavvicinamento.

La sua carriera ora è fortemente a rischio

La maggior parte degli addetti ai lavori sono convinti che questa sospensione si trasformerà presto in un licenziamento per giusta causa. “Dopo tutto questo è difficile immaginare che Maverick risalirà mai su una Yamaha“, ha dichiarato un’anonima fonte dall’interno dei garage dei Diapason al sito specializzato internazionale Motorsport. “Mi dispiace perché lui è un bravo ragazzo, ma non si è circondato delle persone giuste”.

Insomma, sarebbe questione di giorni perché da Iwata arrivi la cacciata definitiva di Vinales. Con il prevedibile contorno di avvocati, tribunali e cause legali, perché in ballo c’è un contratto che vale la bellezza di otto milioni a stagione. A salire sulla seconda Yamaha ufficiale fino a fine campionato sarebbe il collaudatore Cal Crutchlow (mentre il supplente dell’infortunato Morbidelli in Petronas diventerebbe Jake Dixon, promosso dalla Moto2).

Il problema è che, dopo tutta questa tarantella e, soprattutto, dopo le inquietanti indiscrezioni circolate sul pilota catalano, anche la Aprilia, la squadra che era pronta ad offrirgli una sella per il prossimo Mondiale, potrebbe iniziare a ripensarci. Siamo sicuri che sia un bene mettersi in casa un pilota con un entourage in grado di compiere atti del genere?

Maverick Vinales in sella alla Yamaha
Maverick Vinales in sella alla Yamaha (Foto Philip Platzer / Red Bull)

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