Binder vince al Red Bull Ring grazie ad una strategia ottimale sul bagnato. Il pilota KTM ha però ammesso di aver avuto paura.
E’ stato più bravo degli altri a leggere la corsa e alla fine, anche se per 25 giri al comando c’era stato Pecco Bagnania, la vittoria è andata a lui. A sorpresa, Brad Binder si è aggiudicato l’ultimo round dell’Austria della MotoGP, grazie ad un’intuizione che per la verità poteva costargli cara.
Quando a tre tornate dalla bandiera a scacchi ha cominciato a piovere, il rider KTM ha rischiato e mentre l’italiano, assieme a Marquez e Quartararo rientravano ai box per passare alla moto da bagnato, lui ha azzardato ed è rimasto fuori.
“E’ stato spaventoso”, ha ammesso ancora stordito da quanto vissuto. “Quando ho visto che stava arrivando la pioggia, ho iniziato a calcolare quanti secondi al giro potevo perdere rimanendo fuori con le coperture da asciutto. Avevo bisogno di provarci. Alla prima tornata riuscivo ancora a spingere tanto, poi però gli pneumatici hanno cominciato a calare e mi è venuta un po’ di paura”.
Il pericolo di caduta e la sensazione dell’asfalto viscido sotto le ruote, si sono sommati ad un’altra problematica che ha preoccupato ancora di più il sudafricano. “I freni erano freddi. Non ne avevo più”, ha spiegato. “Qualcuno oggi mi ha tenuto in piedi, perché ci sono state un paio di situazioni in cui pensavo fosse finita, ma essendo questa la gara di casa della squadra e della Red Bull ho deciso di correre questo rischio e alla fine ha pagato”, ha aggiunto condividendo cosa lo ha spinto a non cambiare “scarpe” come molti altri colleghi più cauti di lui. “E’ stato folle. Non vivevo una corsa del genere da tanto”, ha concluso incredulo.
Chiara Rainis