Il weekend del Gran Premio d’Austria ha portato in dote a Marc Marquez e alla Honda segnali positivi, ma anche le solite perplessità
È stato un Gran Premio d’Austria dai due volti quello di Marc Marquez. Lo è stato sotto il profilo del rendimento in gara: perché mentre all’inizio, con la pista asciutta, si è ritrovato a lottare per la vittoria con il nostro Pecco Bagnaia, quando è cominciato a piovere il Cabroncito è scivolato ed è finito fuori gara.
Ma anche i segnali che lui e la sua Honda possono trarre dal secondo fine settimana al Red Bull Ring sono decisamente agrodolci. Il team principal Alberto Puig cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno e si compiace del fatto che il suo campione si sia riaffacciato nelle posizioni che contano, piuttosto che puntare il dito sull’esito conclusivo sfortunato.
“Ovviamente il risultato finale non è stato buono, ma se guardiamo la gara di Marc possiamo vedere che, pur essendo in ritardo, era uno dei piloti più veloci”, sottolinea il boss. “Sull’asciutto è riuscito a rimanere con i migliori. Questo è importante per lui e per il team, perché abbiamo capito che sta tornando al suo vero potenziale. Lasciamo l’Austria senza aver raggiunto risultati all’altezza della nostra competitività, ma stiamo lavorando costantemente per migliorare. Non ci siamo ancora, ma siamo sulla buona strada. Passo dopo passo abbiamo visto Marc tornare al suo livello”.
Anche il diretto interessato non si pente di aver giocato il tutto per tutto, anche assumendosi il rischio di finire per terra, come in effetti è accaduto: “Preferisco lottare per la vittoria e cadere, piuttosto che rimanere senza speranza all’inseguimento”, dichiara l’otto volte iridato. “Sull’asciutto ho tenuto bene, mi sono divertito e questo mi rende felice”.
Eppure, a fianco di queste indicazioni positive, ne permangono altre che suscitano tuttora dubbi. Come la condizione fisica del catalano, tuttora per nulla rassicurante. Prima della corsa, infatti, Marquez ha dovuto assumere un analgesico.
“Né io né il mio fisioterapista riusciamo a capire perché in alcuni giorni il braccio destro mi fa male e in altri no”, si gratta la testa. “Sabato era a posto, domenica dopo il warm up ho dovuto assumere degli antidolorifici. Ne ho avuto bisogno e non è stata la prima volta, già in tre o quattro Gran Premi avevo dovuto fare delle infiltrazioni. Si tratta di Enantyum, un medicinale che puoi acquistare in farmacia con la ricetta, ma che mi viene somministrato per infiltrazione intramuscolare, così fa effetto più velocemente”.
E anche la competitività della stessa Honda continua a non essere del tutto convincente: “Ho chiesto di più, questa moto non è pronta per vincere”, ha battuto i pugni sul tavolo Marc. La strada imboccata, dunque, potrebbe essere quella giusta, come ha dichiarato Puig, ma di chilometri da fare ce ne sono ancora molti.
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