In tutta la lunga e impareggiabile carriera del figlio Valentino Rossi, il padre Graziano racconta di aver avuto un unico rammarico 
Giunto alle battute finali di una carriera costellata da nove titoli mondiali, 115 vittorie, 235 podi, 65 pole position, 96 giri veloci e 6341 punti portati a casa, difficile che Valentino Rossi possa avere veramente dei rimpianti.
Uno, però, suo padre Graziano ce l’ha. E lo ha confessato nel corso di una lunga intervista concessa ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Il rammarico del genitore d’arte, paradossalmente, non riguarda il motociclismo, ma l’automobilismo.
Quando Valentino Rossi fu a un passo dalla Formula 1
Per comprenderlo bisogna tornare indietro con la memoria agli anni tra il 2004 e il 2008, quando il Dottore provò diverse volte la Ferrari di Formula 1 e fu realmente molto vicino a decidere il passaggio nel massimo campionato del mondo a quattro ruote.
A Graziano questa ipotesi sarebbe piaciuta molto, ma suo figlio alla fine decise di rinunciare e di rimanere nel Motomondiale, consapevole di poter incidere maggiormente nella realtà che meglio conosceva.
“Sì, io ero molto affascinato da questa possibilità”, confessa il padre. “Valentino, che invece ha molto più i piedi per terra di me, si rese presto conto che sarebbe stato più divertente continuare con la moto. Facendo i test con gli altri capì anche di quanto in Formula 1 il pilota contasse poco, mentre era conscio della sua importanza sulle due ruote”.
Graziano Rossi e la carriera del figlio
Del resto, Graziano Rossi, pur avendo dalla sua una lunga esperienza da pilota, si è sempre ben guardato dalla tentazione di intervenire eccessivamente a gamba tesa sulla carriera del figlio.
“I giovani devono iniziare presto, quando è maggiore la capacità di apprendere”, spiega Rossi Senior. “Per quanto riguarda i genitori, io ho avuto la fortuna di diventare pilota prima di mio figlio e so che il troppo impegno, il troppo immedesimarsi dei genitori porta pessimi risultati. Quindi, quando sono arrivato con Valentino, ero conscio che più il babbo sta fuori dai piedi, meglio è per tutti”. 
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