Alberto “Albi” Tebaldi, da trent’anni amico e collaboratore di Valentino Rossi, commenta così la scelta del Dottore di lasciare le corse
Se Alessio “Uccio” Salucci è il braccio destro di Valentino Rossi, Alberto “Albi” Tebaldi è quello sinistro. Amico storico, a fianco del Dottore in tutta la sua carriera, fin dal debutto nel campionato italiano Sport Production, fino a diventare oggi amministratore delegato della VR46.
Non ci vuole un veggente per capire che anche lui sia rimasto umanamente devastato dalla decisione, non inaspettata ma comunque non auspicata, del ritiro dal Motomondiale del suo pupillo a fine stagione. “Non è stata una doccia fredda, perché ne avevamo parlato tante volte”, ha raccontato a cuore aperto ai microfoni del Giornale. “Vale condivide molto e ci ha sempre reso partecipi, ma questa è stata una decisione molto personale”.
Albi comprende le ragioni del fenomeno di Tavullia: “Massimo rispetto per quello che ha deciso, anche perché è stato fedele a ciò che aveva detto. In questo sport contano i risultati e Vale ha fatto la sua scelta. Chiaro che ci spezza il cuore e che vorremmo vederlo in pista ancora per molto, anche perché siamo certi che il suo potenziale non è quello che riesce ad esprimere in pista oggi”.
Tebaldi, quante avventure con Valentino Rossi
Se il nove volte iridato non è più competitivo come una volta non è solo per il passare degli anni e per l’età crescente, ma anche per l’aumento di livello di tutta la MotoGP: “I distacchi tra i piloti si sono talmente ridotti che tutto deve girare alla perfezione”, spiega Tebaldi. “Ci sono stati anche 15, 16 piloti racchiusi in un secondo, cosa che solo qualche anno fa non capitava. E poi c’era il sogno di vederlo correre con Luca, il fratello”.
Nella memoria restano comunque moltissimi momenti vissuti insieme, che l’abbandono non cancellerà di sicuro. “Tante emozioni, fin dal nostro primo incontro al Mugello“, afferma. “Eravamo accampati alla curva Casanova-Savelli con una tendina in plastica gialla. Quattro giorni di corse, cori e rock and roll. È stato un concentrato di vita: trent’anni di corse in cui ogni appuntamento del nostro gruppo di amici, dai fidanzamenti ai matrimoni alla nascita dei figli, tutto scorreva intorno ad una costante: Valentino Rossi in pista”.
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