Mir pensa ancora di poter battere Quartararo nella lotta per il mondiale MotoGP 2021. Il pilota Suzuki, però, sa che serve fare progressi.
Podio sfiorato, ma nel complesso una buona seconda gara per Joan Mir in Austria. Il quarto posto finale è un buon piazzamento, visto che nel finale la pioggia ha sconvolto un po’ tutto.
Lui è tra i piloti che ha deciso di rientrare a cambiare gomme e ha dovuto poi rimontare. Per circa un secondo Jorge Martin gli è arrivato davanti, altrimenti avrebbe ottenuto un altro podio al Red Bull Ring di Spielberg. Su Fabio Quartararo, leader della classifica mondiale MotoGP e settimo al traguardo, solo 4 punti recuperati.
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Mir ha così commentato la particolare gara disputata nell’ultimo weekend in Stiria: «È stata una gara pazza, mai avuta una così in carriera. Importante per fare esperienza. Non avevo mai fatto un flag-to-flag – riporta AS – pertanto è positivo per me. Sono contento di come abbiamo gestito tutto, penso che abbiamo fatto le cose giuste».
Il campione in carica MotoGP spiega che l’ultimo giro è stato decisamente particolare: «Brutale – afferma – perché non sapevo neppure in che posizione fossi. Ho visto la squadra felice al muretto, quindi ho capito che non era andata male. Prima di vedere il monitor pensavo di essere finito terzo, invece ero quarto. È andata bene, è stato divertente».
Nei due gran premi in Austria ha recuperato 8 punti a Quartararo e ne è contento, anche se il Red Bull Ring non è comunque il tracciato ideale per la sua GSX-RR: «Va bene. Magari potevamo optare per qualcosa di meglio, però ci siamo difesi bene. Questo circuito è buono per me, ma non è favorevole alla Suzuki. Penso arriveranno piste migliori per noi. Non possiamo dormire, il campionato è la cosa più importante. Dobbiamo dare il massimo per essere più vicini possibile alla fine dell’anno».
Quante gare dovrà vincere per potersela giocare con il rivale Yamaha? Mir replica: «Penso ne servano due o tre per lottare per il titolo. Adesso arriveranno gare migliori per noi e ci daranno maggiori opportunità. Ci proverò. Sarei sorpreso a fine anno di lottare per il mondiale senza aver vinto almeno due GP. Vedo difficile puntare al titolo senza due vittorie. Mi sembra incredibile non aver ancora vinto quest’anno. Siamo costanti e andiamo a podio, serve qualcosa di più».
Infine si parla delle aspettative per il prossimo appuntamento a Silverstone: «Non ci ho mai corso in MotoGP. Nel 2019 ero infortunato e lo scorso anno il gran premio è stato cancellato. Comunque Suzuki va bene lì, ci ha vinto due volte e la moto dovrebbe essere competitiva. Cercheremo di dare il massimo».
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