Bautista dovrebbe lasciare Honda e fare ritorno in Ducati, dove nel Mondiale Superbike ha già corso nel 2019 ottenendo dei grandi risultati.
Ufficializzato il passaggio di Scott Redding in BMW nel 2022, sembra ormai tutto apparecchiato per il ritorno di Alvaro Bautista in Ducati. Salvo colpi di scena, sarà lo spagnolo ad affiancare Michael Ruben Rinaldi l’anno prossimo.
Il pilota italiano sembra già confermato dalla casa di Borgo Panigale, che ha avuto dei contatti anche con Danilo Petrucci in queste settimane. Tuttavia, non dovrebbe essere Petrux a guidare la V4 R del team ufficiale Aruba Racing.
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Bautista con le sue caratteristiche fisiche e la sua abilità di guida ha già dimostrato nel 2019 quanto può essere veloce in sella alla Panigale. Sia lui che Ducati hanno dei rimpianti per come andò quell’anno, con un titolo mondiale SBK buttato via dopo un inizio shock con undici vittorie consecutive. Sembrava che Jonathan Rea dovesse essere detronizzato, ma una serie sorprendente di cadute di Alvaro hanno permesso al fenomeno della Kawasaki di riconfermarsi campione.
Nonostante la scelta logica fosse quella di rimanere in Ducati per riprovare l’assalto alla corona iridata SBK, lo spagnolo ha preferito cedere alla corte della Honda. Il nuovo progetto e soprattutto la ricca offerta economica della casa di Tokio lo hanno convinto a lasciare il team Aruba Racing. Scelta della quale forse si è pentito, dato che nei due anni con la squadra HRC i risultati sono stati sotto le aspettative. Un solo podio conquistato.
Anche se il manager Simone Battistella ha avuto contatti con Honda per discutere di un eventuale rinnovo, appena si è aperta la possibilità di fare ritorno in Ducati il rider 36enne ha dato priorità a questa opzione. Nonostante in HRC si stiano impegnando per migliorare il livello della CBR1000RR-R Fireblade, al momento non c’è confronto con la Panigale V4 R ed è normale che un pilota scelga la seconda.
Se non ci saranno sorprese, presto dovrebbe essere annunciato il passaggio di Bautista in Ducati. Sarà interessante vedere nel 2022 se lo spagnolo riuscirà a riportare il Mondiale SBK alla casa bolognese, che quest’anno sembra avere poche chance di riuscire nell’impresa con Redding. Rea e Razgatlioglu sono in netto vantaggio in classifica e hanno più costanza di rendimento.
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