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Superbike, Redding punge Ducati: “Non mi voleva, team troppo statico”

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Matteo Bellan

Redding felice di guidare per BMW dal Mondiale Superbike 2022. In Ducati non si è sentito pienamente voluto e alcune cose non le condivide.

Scott Redding (Getty Images)

Si è mosso prima che Ducati lo scaricasse ufficialmente e ha firmato con BMW per il 2022. Ovviamente ci riferiamo a Scott Redding, attualmente terzo nella classifica mondiale Superbike 2021.

Nonostante qualche voce su un possibile approdo in Honda, il pilota inglese ha deciso di sposare il progetto SBK della casa di Monaco di Baviera. Correrà nel team ufficiale, affiancando Michael van der Mark. Da capire, invece, il destino di Tom Sykes.

LEGGI ANCHE -> Superbike, Bautista verso il ritorno in Ducati: sarà la scelta giusta?

SBK, Redding scontento della Ducati

Redding in un’intervista concessa a Speedweek ha ribadito la sua soddisfazione per la firma con BMW e lanciato qualche frecciata alla Ducati: «BMW mi ha voluto così tanto che non potevo rifiutare. Sviluppa molto e hanno tante motivazioni. Nella mia squadra attuale è tutto troppo statico, non c’è molto da migliorare per vincere il campionato. Mi sono chiesto se è questo il livello della Ducati e se ci vogliono restare. Ho sentito questa insicurezza e non mi piace. Non posso dire tutto ciò che ha contribuito alla mia decisione, sennò finirei nei guai».

Il campione BSB 2019 ribadisce che pensava di rimanere nel team Aruba Racing, poi le cose sono cambiate: «La mia priorità era continuare con Ducati, successivamente mi sono guardato attorno e mi sono reso conto dell’interesse di un altro produttore. Questo mi ha aperto gli occhi. Credo che Aruba volesse tenermi, ma c’erano ragioni dietro le quinte che non lo rendevano possibile. BMW ha fatto capire di volermi. Quando arrivai dal BSB, Ducati non mi voleva. Ebbi il posto solo perché Bautista se ne andò. Sono stato fortunato, ma ora vado dove mi vogliono».

Scott Redding (foto Aruba Racing Ducati)
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Matteo Bellan

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