L’ex pilota di Formula 1 Juan Pablo Montoya sta con Max Verstappen: così si è espresso sul duello con Lewis Hamilton
Vengono dai due capi opposti del mondo: caliente e latino il colombiano Juan Pablo Montoya, freddo e nordico l’olandese Max Verstappen. Eppure, quando entrano in un paddock di Formula 1, incredibilmente finiscono per assomigliarsi parecchio.
La stessa grinta in pista nei duelli e nei sorpassi, lo stesso atteggiamento baldanzoso e guascone, senza peli sulla lingua, ai microfoni dei giornalisti. Quelli che Montoya aveva messo in campo sfidando sua maestà Michael Schumacher nei primi anni 2000 e che oggi Verstappen sfodera nel suo duello con l’attuale dominatore, Lewis Hamilton.
Dunque non c’è forse così tanto da stupirsi se l’ormai ex pilota di Formula 1, già portacolori di Williams e McLaren, prenda pubblicamente le parti del suo successore. La questione è quella, ormai arcinota, dello scontro tra l’alfiere della Red Bull e quello della Mercedes nel Gran Premio di Gran Bretagna, da cui è cominciata la rimonta dell’iridato in carica che lo ha riportato in testa alla classifica mondiale.
Il parere di Montoya su Verstappen e la Red Bull
Montoya bacchetta Verstappen per la scarsa intelligenza tattica dimostrata in quell’occasione, ma poi si rivede in lui, almeno quando era così giovani: “A Silverstone era più veloce, avrebbe potuto lasciar passare Lewis e poi batterlo con la strategia. Probabilmente però avrei fatto lo stesso anch’io, all’età di Max”, ha dichiarato.
Il sudamericano critica invece il comportamento della squadra dei Bibitari, che fino a questo momento è stato più incline alle parole che ai fatti. “Penso che alla Red Bull dovrebbero parlare di meno e concentrarsi di più su quello che va fatto in pista”, aggiunge Juan Pablo. “La cosa migliore sarebbe lasciarsi alle spalle questo problema e pensare a quello che c’è da fare”.
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