Carmelo Ezpeleta torna a commentare la carriera di Valentino Rossi e il suo ruolo in MotoGP, con la possibile ‘lotta’ alla successione.
Dal 2022 non ci sarà più Valentino Rossi in MotoGP e sarà interessante vedere se cambierà qualcosa. Sicuramente un’icona come lui mancherà in griglia, però negli ultimi anni i risultati sono stati deludenti e il Dottore non è più protagonista delle gare.
È arrivato il momento giusto per dire basta alle corse motociclistiche, seppur sia stato complicato prendere tale decisione. Il cuore del nove volte campione del mondo gli diceva di continuare ancora, la testa gli ha consigliato di non farlo.
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MotoGP, Ezpeleta parla di Rossi e Marquez
Carmelo Ezpeleta in un’intervista a Speedweek ha speso parole di elogio per Rossi: «La carriera e i successi di Valentino sono unici. Ma non è necessario avere un’icona per così tanto tempo. Kenny Roberts è stato dominante dal 1978 al 1980, poi sono arrivati gli americani come Lawson, Mamola, Rainey, Spencer e Schwantz. In seguito gli australiani come Gardner e Doohan, poi Stoner. Ci sono sempre generazioni diverse. Comunque penso che Valentino sia insostituibile».
Quando si parla della successione di Rossi come uomo simbolo della MotoGP, ovviamente il primo nome che viene in mente è quello di Marc Marquez. Lo spagnolo da anni, in realtà, è il punto di riferimento della categoria. Ma per Ezpeleta ora ha altro per la testa: «Non so quando inizierà la competizione per la successione di Valentino. La principale preoccupazione di Marquez adesso è essere competitivo come in passato. Spero che ce la faccia. Se ci riesce, può raggiungere tutto ciò che si è prefissato come obiettivo».