L’addio di Davide Brivio ha lasciato un vuoto incolmabile nel team Suzuki. Ma i vertici della casa giapponese pensano a dei cambiamenti per il 2022.
Il team Suzuki prova a difendere il titolo mondiale conquistato nel 2020 con Joan Mir, ma l’impresa non si preannuncia facile. Sono 47 i punti di differenza tra il maiorchino e il leader di classifica Fabio Quartararo, sei le gare restanti da qui alla fine del campionato del mondo. La casa di Hamamatsu ha pagato lo scotto dell’addio di Davide Brivio, ex team manager passato alla Formula 1. Difficile ricoprire adeguatamente tutte le sue mansioni in tempi brevi, quindi i vertici del team stanno pensando alla riorganizzazione per il prossimo anno.
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Davide Brivio ha ricevuto lo scorso inverno una offerta che non poteva rifiutare: Alpine F1 ha attirato il team manager brianzolo reduce dal titolo MotoGP 2020 con Joan Mir. Nella squadra ufficiale Suzuki, ha lasciato un vuoto che inizialmente non è stato colmato da un successore. Ci hanno pensato i vertici già presenti a ricoprire il suo ruolo, come rivela Ken Kawauchi. Il responsabile tecnico della squadra ufficiale giapponese ammette: “E’ semplice, siamo una persona in meno e quindi c’è di più da fare per noi. Ma ci aiutiamo a vicenda e ho la sensazione che la nostra squadra si sia quindi avvicinata ancora di più”.
Al momento non è prevista una nuova figura all’interno del box, ma in Suzuki ci stanno pensando a trovare un sostituto di Davide Brivio all’altezza del compito. “Se riusciamo a trovare un buon modo per suddividere meglio il lavoro, potremmo cambiare la struttura della squadra. Ma questo non accadrà più quest’anno”. Shinichi Sahara, project manager MotoGP e direttore del team Suzuki, è d’accordo: “La partenza di David Brivio ci ha tenuti sulle spine perché ora ho altro da fare. Perché devo fare parte del suo lavoro. Manterremo questa struttura di squadra per il resto della stagione, ma stiamo pensando a cambiamenti per il prossimo anno”.
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