Con appena due giri disputati dietro la vettura di sicurezza è terminato il GP del Belgio. Ci saranno sicuramente polemiche.
La domenica della F1 si è aperta con un forte maltempo sulla pista di Spa, in linea con quanto si è visto negli ultimi giorni.
Mentre si stava schierando Sergio Perez sbatte alla Les Combes e danneggia la sospensione anteriore della sua Red Bull.
La direzione gara annuncia che alle 15 non si potrà partire. Troppa acqua in pista e scarsa visibilità dovuta alla nebbia. Partenza posticipata alle 15:25.
Si parte dietro alla safety car. Molti piloti si lamentano per la scarsa visibilità.
Il direttore di gara Michael Masi opta per la bandiera rossa.
Alle 17 ancora si aspetta. Sugli spalti il pubblico prova comunque a festeggiare.
George Russell, secondo al termine delle qualifiche, scrive ai tifosi tramite Twitter: “A tutti coloro che si stanno inzuppando sulle tribune mi spiace per l’attesa e vi ringrazio per il coraggio di affrontare questo clima. E’ frustrante per tutti, ma la sicurezza viene prima di tutto. Dita incrociate perché si possa portar a casa un risultato oggi, in una maniera o nell’altra”.
E mentre nel box McLaren Lando Norris dorme, Ricciardo prova ad intrattenere i fan affacciandosi dal muretto.
Il responsabile del GP Michael Masi rende noto che qualora la gara dovesse cominciare Checo potrà scattare dalla pit lane. Dopo varie comunicazioni e insistenze il box Red Bull ha ottenuto la risposta sperata.
Finalmente la corsa prende il via alle 18:17 sotto Safety Car. Dopo due tornate però viene interrotta. Nuova bandiera rossa.
Alle 18:47 Masi decide che il round belga si chiude qui. Vittoria per Max Verstappen davanti a George Russell e Lewis Hamilton. Il punteggio è dimezzato. A punti entrambe le Ferrari, con Leclerc ottavo e Sainz decimo. Sicuramente il modo in cui è stata gestita la problematica meteo farà molto discutere nei prossimi giorni.
E’ giusto premiare i driver nella generale solamente sulla base delle qualifiche?