Joan Mir e Alex Rins non utilizzano l’holeshot nel weekend MotoGP a Silverstone. In Suzuki è stata presa tale decisione per dei motivi.
Finora più difficoltà del previsto per la Suzuki nel gran premio di Silverstone. Alex Rins e Joan Mir si sono qualificati, rispettivamente, decimo e undicesimo.
Entrambi hanno un passo per finire in una posizione migliore al traguardo della gara, però sembrano essere altri i piloti favoriti per la zona podio. Molto dipenderà sia dalle gomme che dalle condizioni che ci saranno durante la corsa.
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Suzuki senza holeshot a Silverstone: la spiegazione
A differenza che a Spielberg, a Silverstone la Suzuki non sta utilizzando l’holeshot posteriore. Il dispositivo che consente di abbassare la moto e di avere alcuni importanti vantaggi è stato provato ma poi il team Ecstar ha scelto di non montarlo più nel corso del weekend in Gran Bretagna.
Mir ha spiegato il motivo per il quale è stata fatta tale scelta: «Come ho detto in Austria, il dispositivo è solo alla prima evoluzione e necessita di lavoro. Serve un passo avanti. A Silverstone non ci sono molti punti in cui usarlo, perdiamo più di quanto guadagniamo. Per questo non lo utilizzo. In Austria, invece, avevo alcuni vantaggi in accelerazione. All’uscita di curva 6 perdo mezzo secondo da Bagnaia sul giro veloce. Il nostro holeshot non è ancora pronto per questa pista».
Il campione in carica MotoGP è molto chiaro nella sua spiegazione. Il dispositivo della Suzuki è ancora un primo modello e necessita di interventi migliorativi affinché sia efficace completamente e su ogni pista. Mir è stato chiaro con il team: «Per le prossime gare ci serve un’evoluzione, Suzuki lo sa».