Romano Fenati, reduce dalla vittoria in Moto3 a Silverstone, racconta anche il divorzio dalla VR46. Smentisce alcune versioni circolate.
Vittoria per Romano Fenati nella gara Moto3 del gran premio di Silverstone. Terzo podio negli ultimi quattro appuntamenti del campionato, un ottimo rendimento per il pilota di Ascoli Piceno.
La sua stagione sembra aver preso finalmente la giusta piega. Era salito sul podio anche a Jerez, arrivando secondo al traguardo, però poi non c’era stata la costanza necessaria. Da Assen, invece, il 25enne del Max Racing Team ha avuto una svolta. Buono anche il quinto posto nel GP d’Austria, a un soffio dalle prime tre posizioni.
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Moto3, Fenati tra presente e futuro
Fenati è stato ospite del podcast MotoG-Podcast de La Gazzetta dello Sport e ha commentato subito il suo successo a Silverstone: «Non era facile vincere, le condizioni erano cambiate rispetto agli altri giorni. C’era vento e non avevamo la stessa velocità in rettilineo, era più facile stare in scia. Invece ce l’abbiamo fatta a stare davanti e vincere. Ci siamo gestiti molto bene. Essere tre italiani sul podio è sempre bello, soprattutto se vinci».
Il pilota ascolano successivamente ha speso parole di elogio per il giovane collega Pedro Acosta: «È uno che va molto forte ed è anche uno dei migliori nella battaglia corpo a corpo. Riesce a capire dove deve stare, sta al posto giusto nel momento giusto, ma se la crea la fortuna. Poi ci sono gare in cui riesce a essere più competitivo e altre in cui magari pecca in esperienza o si trova meno bene, allineandosi agli altri. Rimontarlo in classifica? Non è impossibile».
Carriera con alti e bassi per Romano, che dopo Misano 2016 e l’episodio con Stefano Manzi ha vissuto un momento molto complicato: «Più volte ho pensato di smettere. I Cecchini mi hanno messo a mio agio e mi hanno aiutato, liberandomi la mente.».
Fenati ha parlato anche della separazione con la VR46, maturata nel 2016 all’improvviso: «Hanno detto che ci siamo menati, ma era una cavolata. È successo tutto alla svelta, non era più il caso… Un po’ come Vinales in Yamaha, ma con dei modi più soft. Non ci sono state ripercussioni legali o di altro tipo. Siamo rimasti in buoni rapporti. Non è che Uccio non mi saluti, non mi parli e non mi faccia complimenti».
Il rider del Max Racing Team punta a cambiare categoria nel 2022: «Vorrei andare in Moto2. Stiamo parlando un po’ con vari team, ma anche causa Covid è difficile. Ci sono squadre in difficoltà. C’è la voglia di andare in Moto2 e ci sono team che vorrebbero supportarmi».
A Fenati è stato domandato quale moto della MotoGP sceglierebbe per correre oggi: «Una italiana, perché secondo me è bellissimo avere un italiano su una moto italiana. Mi piacciono sia la Ducati che l’Aprilia. La Ducati è già pronta, mentre l’Aprilia dà il sapore della sfida».