Una svolta incredibile, quella che si sta preparando all’Alfa Romeo: lasciare i motori della Ferrari per quelli della rivale Mercedes
Una giravolta clamorosa, che avrebbe quasi il sapore di un tradimento. È quella che si starebbe consumando in queste ore nella scuderia di Formula 1 dell’Alfa Romeo, pronta ad abbandonare i motori Ferrari per quelli dell’arcinemica Mercedes.
Fino a questo momento, la scuderia italo-svizzera è stata legata a doppio filo alla Rossa di Maranello, non solo utilizzandone i propulsori, ma anche schierando i piloti del suo vivaio: Charles Leclerc prima e Antonio Giovinazzi poi, a fianco di quel Kimi Raikkonen che del Cavallino rampante è stato grande bandiera e iridato.
Ma la situazione sta per cambiare: Raikkonen ha già annunciato il suo ritiro e Giovinazzi è vicino a perdere il posto, stando alle voci che sono circolate negli ultimi giorni. A sostituirli sarebbe un’accoppiata tutta marchiata dalla Stella a tre punte di Stoccarda. Ovvero: Valtteri Bottas, appiedato dalla Freccia nera per far posto a George Russell, ma ancora sponsorizzato dal team principal Toto Wolff, e Nyck de Vries, fresco di titolo mondiale in Formula E proprio con Mercedes.
Alfa Romeo motorizzata Mercedes: si può fare
Questo cambio di strategia sul mercato piloti rappresenterebbe però solo l’antipasto di una svolta decisamente più importante: stando a quanto riferisce la televisione tedesca Sport1, infatti, Finn Rausing, comproprietario del team Sauber (che gestisce le operazioni in pista dell’Alfa Romeo), sarebbe in trattativa con il presidente del gruppo Daimler, Ola Kallenius.
L’obiettivo è quello di montare nel retrotreno delle monoposto elvetiche, a partire dal 2022, gli ambitissimi propulsori di Brixworth. Abbandonando, dunque, quelli emiliani. Una notizia che non rassicura particolarmente i tifosi ferraristi, anzi getta qualche ombra sull’effettiva competitività delle power unit che la Scuderia sta preparando per la rivoluzione regolamentare della prossima stagione.
E che metterebbe in seria difficoltà anche la stessa Casa madre dell’Alfa Romeo, che pure ha recentemente rinnovato l’accordo per rimanere partner della Sauber in Formula 1 anche negli anni che verranno. Come potrebbe continuare a legare il proprio marchio, infatti, ad una formazione che utilizza i motori di una diretta concorrente?
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