Alla vigilia del GP d’Olanda, Verstappen avvisa l’inglese: “I tifosi sono appassionati e vivono le loro passioni in quel momento, e io non sono loro”
Max Verstappen non vede l’ora di affrontare il Gran Premio d’Olanda, con la marea orange a incitarlo nella rincorsa a Lewis Hamilton, adesso avanti di soli tre punti in classifica mondiale. A Zandvoort l’idolo di casa è pronto a dare il nuovo assalto al Mondiale, su una pista completamente rinnovata.
Zandvoort come Suzuka
“Hanno fatto un lavoro incredibile nell’organizzare tutto questo e riuscire ad ospitare il Gran Premio”, ha detto Verstappen in conferenza stampa. “Sembra tutto molto bello nel suo insieme e spero che possa essere un weekend divertente, ovviamente con un buon risultato; si cerca sempre di puntare al massimo, ma penso che sabato ci divertiremo una volta che avremo poco carico di carburante, così da vedere quanto possiamo andare veloci su questa pista. Voglio chiarire una cosa: questo non è proprio il mio primo Gran Premio di casa, ma il mio primo Gran Premio d’Olanda”.
Un circuito con tanti punti spettacolari. E Max lo sa bene: “Tutti stanno ponendo l’attenzione sulle sopraelevate e devo dire che durante la track walk sembrano davvero delle curve speciali, aggiunge sicuramente qualcosa. Certo, l’ultima curva… sarà facile, ma la 3 ti offre diverse opportunità di traiettoria. Il tracciato di Zandvoort è stato ideato dallo stesso progettista di Suzuka, quindi potrà offrire sensazioni simili. E’ vecchio stile, così come la pista giapponese, e quando commetti un errore lo paghi a caro prezzo”.
Hamilton e l’accoglienza orange secondo Verstappen
L’argomento poi non poteva essere Hamilton, visto quanto successo a Silverstone. E l’accoglienza del pubblico olandese nei confronti del campione del mondo in carica potrebbe non essere delle migliori. Ma Verstappen avverte: “Non posso dire ai miei tifosi come comportarsi con Hamilton. Con Lewis spero di tornare a divertirmi duellando in pista, sarà una bella battaglia. Se arriveranno fischi dai miei tifosi a Hamilton? Mah, è un po’ come fare una partita di calcio nello stadio di casa, non è che vai dai tuoi tifosi a dire come devono comportarsi, se fischiare o no, o cosa fare. I tifosi sono appassionati e vivono le loro passioni in quel momento, e io non sono loro, non decido per loro. Io sarò corretto in pista e la gente deciderà come comportarsi, spero solo che si divertano“.
Poi ha anche commentato l’arrivo ormai imminente di George Russell in Mercedes dal 2022: “Se Russell va in Mercedes renderà la vita molto difficile a Hamilton. Ha guidato la vettura in Bahrain, l’anno scorso, e già dal primo giro è stato un osso duro per Bottas. È normale aspettarsi che con più esperienza andrà ancora più veloce. C’è da dire, però, che quando fai la tua prima gara in un team, la squadra ti guida nell’assetto, perché inizialmente non sai dove mettere le mani. È successo lo stesso con me in Red Bull: ho detto al team di seguire tutto quello che faceva Ricciardo perché non avevo idea di come rendere la macchina veloce. In generale, sono molto fiducioso sul rendimento di Russell in Mercedes. Anche a Spa ha tirato fuori una grande prestazione: naturalmente hanno costruito un assetto da bagnato, ma arrivare secondi su una Williams è stato impressionante. Mi aspetto che faccia molto bene se ottiene quel sedile”.
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