In Olanda è scoppiata l’ennesima polemica tra i box Mercedes e Red Bull. Al centro della querelle Albon e il suo probabile ritorno in F1.
Sembrava che i due team avessero accettato di seppellire l’ascia di guerra dopo che per l’intera prima parte di 2021 si erano resi protagonisti di una serie infinta di battibecchi, ed invece in pieno weekend di Zandvoort è serpeggiata nel paddock una nuova occasione di scontro tra la Mercedes e la Red Bull. Incredibilmente, questa volta, al centro dello scontro è stato messo, suo malgrado, Alex Albon.
L’ex Toro Rosso e compagno di box di Verstappen non ha trovato una sistemazione per il campionato in corso, ma il boss energetico Christian Horner si starebbe dando un gran da fare per riportarlo in griglia nel 2022. Le due squadre candidate ad accolgierlo sarebbero Alfa Romeo e Williams, ma per questa riguarda quest’ultima via ci sarebbe un intoppo rappresentato da Wolff. Stando a quanto riportato dal manager inglese, il buon Toto avrebbe posto un veto nei suoi confronti.
“Merita un posto in F1, ma è difficile pensare che un pilota al 100% della concorrenza possa guidare una monoposto spinta da un nostro propulsore”, ha spiegato il capo della Stella, rivelando di essere pronto a presentare all’anglo-tailandese un contratto per Grove purché si separi da Milton Keynes.
Per meglio far comprendere il proprio interesse verso il #23, il 49enne ha quindi fornito alcuni particolari della trattativa in essere con il 25enne respingendo le accuse mosse dall’omologo. “Albon è in contatto costante con Gwen Lagrue, ovvero colui che gestisce il nostro programma junior. Entrambi si sono confrontati con il responsabile della strategia James Vowles a proposito delle opportunità per il prossimo anno”, ha chiosato aggiungendo di non aver escluso finora nessuna opzione per i sedili legati a Stoccarda ancora disponibili.
Chiara Rainis