Dopo il Gran Premio d’Olanda concluso nuovamente lontano dal podio, Mattia Binotto ammette i limiti della Ferrari di questa stagione
“La squadra ha lavorato bene, con i limiti che ha la vettura oggi”. È una lettura improntata al realismo, quella che il team principal Mattia Binotto fa del Gran Premio d’Olanda della sua Ferrari.
Come a lasciar intendere che il quinto e il settimo posto portati a casa dai suoi Charles Leclerc e Carlos Sainz sono stati il massimo risultato a cui la Rossa potesse ambire, su questa pista di Zandvoort e con la sua attuale monoposto.
Una considerazione non particolarmente rassicurante per i tifosi, ma che l’ingegnere italo-svizzero esprime con un tono nient’altro rassegnato. Anzi, addirittura soddisfatto.
“Leggo la gara in modo positivo”, ha dichiarato il boss del Cavallino rampante ai microfoni di Sky Sport. “Questa pista presentava una grossa insidia per noi, la durata delle gomme. Per velocità è simile al Paul Ricard (dove la Ferrari chiuse fuori dalla zona punti, ndr), quindi il rischio di ritrovarci in una situazione simile, partendo avanti e poi perdendo terreno, era elevato. Abbiamo montato le dure nel secondo tratto di gara per garantirci di andare al traguardo con una sosta sola. Complessivamente siamo contenti”.
L’obiettivo di oggi era mettere in carniere più lunghezze possibili e in effetti ne sono arrivate ben sedici. “Lo abbiamo detto anche ai piloti: non prendiamo rischi e cerchiamo di potare a casa i punti necessari per la classifica costruttori”, ha ribadito Binotto. “Charles ha guidato molto bene. A un certo punto abbiamo cercato di spingere Gasly al pit stop, fingendo noi di fare la sosta. Lui è rientrato, per noi era un’opportunità”.
Meno bene è andata a Sainz, che è stato scavalcato proprio all’ultimo passaggio da Fernando Alonso: “Il pilota non si trovava completamente a suo agio”, spiega il suo capo. “Si è perso le ultime prove libere, quindi in preparazione di qualifiche e gara ha mancato momenti utili per girare e accumulare esperienza su questa pista. E a volte basta poco per aumentare l’usura. Non ne farei un dramma. È stata una gara solida anche la sua, peccato per l’ultimo giro”.
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