Max Verstappen fa sensazione: osservatori importanti iniziano ad accostarlo a grandi fuoriclasse come Michael Schumacher e Valentino Rossi
Max Verstappen come Michael Schumacher. Anzi, no, come Valentino Rossi. Si sprecano i paragoni, decisamente lusinghieri, rivolti al giovane olandese. La rivelazione di questa stagione di Formula 1 che, dopo una serie di stagioni pur molto convincenti, stavolta ha sferrato direttamente la sfida al pluricampione uscente Lewis Hamilton. E la sta anche vincendo.
Nientemeno che Ross Brawn, attuale responsabile sportivo della Formula 1, ma in passato direttore tecnico della Benetton, della Ferrari e della Mercedes, lo ha accostato al grande Schumi, con cui formò una squadra imbattibile negli anni ’90-2000. Quantomeno, sotto l’aspetto della capacità di annichilire i suoi compagni di scuderia.
“Ciò che stiamo vedendo è che nessuno riesce a stare nello stesso team con Max”, ha scritto Brawn nella sua consueta rubrica fissa sul sito ufficiale della F1. “Questo lo vidi anche con Michael Schumacher: la differenza tra i due compagni di squadra può essere piccola, ma in qualche modo si moltiplica a causa della frustrazione di non essere mai in grado di colmare il divario con il primo pilota. Così la seconda guida tenta di compensare e questo alla fine la penalizza”.
Come Schumi tritò Eddie Irvine, Rubens Barrichello e Felipe Massa, così Verstappen ha fatto lo stesso con Daniel Ricciardo, Pierre Gasly, Alex Albon e oggi con Sergio Perez. Ma c’è anche un altro aspetto che lo lega al grande Kaiser, così come a Valentino Rossi: la capacità di mobilitare le folle dei tifosi.
Basti vedere le tribune del circuito di Zandvoort, letteralmente gremite di tifosi di casa tutti vestiti di arancione, in occasione dell’ultimo Gran Premio d’Olanda vinto a domicilio dal pilota della Red Bull. Scene molto simili a quelle della Monza rossa di Schumacher o del Mugello giallo di Vale.
Al diretto interessato, però, questi accostamenti non sembrano fare né caldo né freddo: “Io non penso troppo a queste cose”, ha risposto. “Sono concentrato a fare del mio meglio in pista, e penso che questo piaccia alla gente. Voglio solo vincere, e cerco di farlo esprimendomi al meglio. I tifosi olandesi sono dei grandi appassionati di sport e dei grandi sostenitori dei propri beniamini. Vedere tutto questo arancione fa effetto, ma lo vediamo ad esempio anche nel calcio”.
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