Cecconi, boss di Aruba, ha raccontato perché Petrucci non è approdato nel team ufficiale Ducati Superbike. Ci sarà Bautista in quel posto.
Niente MotoGP e niente Superbike per Danilo Petrucci nel 2022. Il pilota ternano avrebbe voluto correre in uno dei due campionati, ma non c’è stata l’opportunità che sperava.
Quando KTM ha deciso di non confermarlo nel team Tech3, promuovendo Raul Fernandez dalla Moto2, era chiaro che Petrux aveva terminato la sua carriera in top class. L’unica alternativa era passare al Mondiale SBK, ci sono stati dei contatti con Ducati ma non hanno portato a niente di concreto.
LEGGI ANCHE -> Superbike, Tito Rabat e il team Barni si separano: l’annuncio ufficiale
Ducati SBK, Cecconi parla di Petrucci
Un’opzione per il futuro di Petrucci poteva essere il passaggio nel team Aruba Racing Ducati al posto di Scott Redding. Tuttavia, quel posto è poi andato ad Alvaro Bautista.
Stefano Cecconi, numero 1 di Aruba, in un’intervista a Speedweek ha spiegato come sono andate le cose: «Un’opzione era dare a Scott un nuovo contratto. Eravamo in contatto con Alvaro e sapevamo che era interessato a tornare. Ho scambiato dei messaggi con Vergani sul futuro di Petrucci, ma all’epoca mi disse che non sapeva perché la situazione era complessa. Gli ho detto che avremmo potuto avere un posto per Danilo e mi ha risposto che ci avrebbe pensato».
Cecconi racconta che non c’è stata una vera trattativa con il manager Alberto Vergani per ingaggiare Petrucci: «Non siamo arrivati a discutere di soldi, perché quando parlammo Danilo non era ancora sicuro che sarebbe stato disponibile. Non aveva una chiara comunicazione da KTM sul fatto che non avrebbe potuto proseguire in MotoGP. Stava aspettando una risposta prima di poter negoziare con noi. Quando è diventato disponibile, noi avevamo già l’accordo con Bautista».
La scelta di Petrux di aspettare KTM e altre eventuali proposte dalla MotoGP gli ha chiuso la porta del Mondiale Superbike. A dire il vero, un tentativo lo ha fatto anche il Barni Racing Team di Marco Barnabò, però la cosa non è andata in porto.