Dovrebbe essere solo un ex pilota ritirato e richiamato in extremis. Eppure Cal Crutchlow ha staccato un tempone nelle libere ad Aragon
E meno male che dovrebbe essere un ex pilota. O meglio, un collaudatore richiamato in fretta e furia sulla griglia di partenza, solo per prendere il posto di un titolare silurato come Maverick Vinales.
Invece, nella prima giornata di prove libere del Gran Premio di Aragona, Cal Crutchlow ha dato una dimostrazione in più, se mai ce ne fosse stato bisogno, del fatto che la classe non ha età. Che, quando sei stato un pilota forte, lo rimani anche a trentacinque anni suonati, anche se (sulla carta) avresti appeso il casco al chiodo.
Il supplente sulla seconda Yamaha ufficiale si è preso una bella rivincita, staccando il terzo tempo nel venerdì al Motorland di Alcaniz. A poco meno di tre decimi dalla vetta, ma soprattutto di quasi due decimi più veloce del suo caposquadra Fabio Quartararo, che non è andato oltre la settima posizione.
L’inglese si gode questo momento di gloria: “Quando fai un buon giro senti una bella emozione”, sorride. Eppure questo exploit non lo convincerà a fare marcia indietro sul suo ritiro, rispetto al quale non dimostra alcun rimpianto. “Non è che questo mi spinge a tornare indietro”, mette in chiaro. “Ho fatto quello che potevo nella mia carriera, vincere delle gare, non potevo fare di più. Non tornerò a fare il pilota”.
Queste gare inaspettate, però, ha la ferma intenzione di assaporarle: “Sono contento di essere qui a girare con gli altri. All’inizio non volevo correre, non lo avrei scelto, ma me l’hanno chiesto e io ho accettato perché aveva senso per tutti: per me e per la Yamaha. Adesso posso spingere dove è necessario spingere, ma non devo dimostrare niente a nessuno”.
E anche oggi il programma portato avanti è stato soddisfacente: “Sono molto contento”, sottolinea Crutchlow, “il team Yamaha ha svolto un ottimo lavoro, ci sono stati diversi aggiustamenti sulla moto. Ho un buon feeling con la moto, non ho un grande passo, ma va bene così per oggi. Posso portare delle informazioni sulla gomma morbida, quanto si può spingere con questa mescola. Ho fatto anche dei piccoli esperimenti durante la sessione. Il mio lavoro è rendere Fabio più veloce”.
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