Venerdì di prove libere al Gran Premio di Aragon tra alti e bassi per Marc Marquez: arriva un miglior tempo, ma anche una caduta
Non è stata una giornata da dimenticare, ma nemmeno particolarmente da festeggiare, il venerdì di prove libere del Gran Premio di Aragona per Marc Marquez.
Certo, nella sessione del mattino è arrivato il miglior tempo, e fa sempre piacere affacciarsi in testa alla classifica, specialmente di questi tempi in cui al Cabroncito capita di meno di una volta. Ma al pomeriggio ci ha pensato una scivolata a riequilibrare il bilancio.
Il secondo turno si è così concluso con una magra ventesima posizione per il fuoriclasse di Cervera. L’accesso alla fase finale delle qualifiche, per ora, è comunque garantito grazie al tempo mattutino, che lo ha piazzato all’ottavo posto nella classifica combinata.
Marquez non è più quello di una volta, neanche ad Aragon
Ma ciò non basta a rendere l’esito complessivo meno agrodolce: “Il piano era quello di lavorare in funzione della gara: concentrarmi sul giro secco alla mattina e poi pensare alle gomme nel pomeriggio”, racconta l’otto volte campione del mondo. “La caduta ha rovinato un po’ i piani, ma sono contento del feeling che ho con la moto. Stamattina ho provato a partire bene e l’ho fatto, anche nelle seconde prove libere la sensazione che ho avvertito in sella è buona”.
In generale, ci si aspettava un Marquez più scatenato, su un circuito come il Motorland di Aragon che, come tutti quelli che si percorrono in senso antiorario, lo vedono favorito a prescindere. Ma quest’anno non è più così: “Devo lavorare, perché qui in passato riuscivo a fare una grande differenza rispetto agli avversari, invece adesso sono tutti vicini”, si rammarica. “Dobbiamo capire come gestire la gara”.
Anche la sua Honda ha qualcosa da sistemare sotto il profilo tecnico: “Se analizziamo bene la situazione eravamo un po’ più in forma a Silverstone rispetto a qui”, conclude il catalano. “Dobbiamo compiere ancora dei passi in avanti, ma sono tranquillo perché qui la Honda solitamente lavora bene. In generale facciamo fatica sul giro secco e siamo più forti sul passo gara. Perciò lavoriamo per domenica”.
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