Secondo il suo ex team manager Livio Suppo, Marc Marquez è il pilota da battere nel Gran Premio di Aragon di questo fine settimana
Sarà anche reduce da un settimo, un ottavo, un quindicesimo posto e un ritiro. Ma guai a dare Marc Marquez per sconfitto. In questo weekend la MotoGP corre ad Aragon, una pista sulla quale il Cabroncito ha vinto cinque volte su sette in classe regina.
Uno dei suoi circuiti amuleto, anche per via del fatto che si percorre in senso antiorario, una peculiarità che lo rende imbattibile. Tanto che, secondo il suo ex team principal Livio Suppo, è proprio lui il candidato numero uno per il successo in questo weekend. Nonostante i problemi della sua moto e la condizione fisica ancora tutt’altro che perfettamente ristabilita.
Occhio a Marquez per la vittoria ad Aragon
“Quando le cose girano per il verso giusto, come al Sachsenring, Marc è sempre Marc”, ha spiegato il torinese ai microfoni del sito MowMag. “Oltretutto Aragon è un’altra pista che gira a sinistra, quindi lo darei addirittura per favorito per la vittoria. Perché avrà sicuramente una gran voglia, poi, appena può… I campioni così non dimenticano da un giorno all’altro come si fa a vincere”.
Oltre a tenere d’occhio le prestazioni del fuoriclasse di Cervera, bisognerà fare attenzione anche a quelle dei suoi compagni di marca. Perché se anche su un tracciato solitamente amico non dovesse arrivare un risultato convincente, allora potrebbe davvero scattare un campanello d’allarme.
Le difficoltà della Honda secondo Suppo
“Secondo me Aragon è una pista anomala dove solitamente la Honda è sempre andata bene, anche l’anno scorso con Alex e Taka”, spiega Suppo. “Se quest’anno avranno dei problemi anche lì vuol dire che la situazione è davvero difficile. Sicuramente questo non sta aiutando Marc nel suo rientro, però purtroppo anche le sue condizioni non sono ottimali. Secondo me è un po’ un mix. Certo è che la moto quest’anno non sembra molto a posto, stanno facendo molta fatica tutti”.
Guai, però, a parlare di crisi, almeno per quanto riguarda Marquez: “Ma no, mi sembra prematuro. Che la moto non sia a posto e la spalla nemmeno è un dato di fatto, è un miracolo se riesce a fare come al Sachsenring, non un problema se non ci riesce. Fossi in lui andrei lì senza tensioni. Secondo me è in grado di vincere e se non dovesse farlo è sempre Marc Marquez, è solo questione di tempo prima che la spalla torni ad essere meno fastidiosa di adesso”.
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