Danilo Petrucci e KTM hanno trovato un accordo per il 2022 e presto sarà ufficializzato. Per il ternano si apre un nuovo capitolo professionale.
Danilo Petrucci rinuncia alle offerte della Superbike per dedicarsi allo sterrato. Correrà le ultime sei gare in classe regina con KTM, poi continuerà la sua carriera nel mondo dei rally con il marchio austriaco. Petrucci ha trascorso otto anni in MotoGP con Ducati, quattro con Pramac, due nella squadra ufficiale, ha vinto i GP del Mugello nel 2029 e di Le Mans nel 2020. Ma ormai il ricambio generazionale lo taglia fuori dai progetti KTM Tech3.
Stefan Pierer gli ha fatto una bella offerta per guidare la Dakar e per diventare ambasciatore del marchio in Italia. I futuri compagni di squadra saranno gli eroi e vincitori della Dakar Toby Price, Matthias Walkner e Kevin Benavides. Sam Sunderland, vincitore della Dakar 2017, dovrebbe passare da KTM a GASGAS. A novembre Danilo Petrucci si allenerà ad Abu Dhabi e dovrà imparare tutte le regole.
Un mondo diverso per Petrux
Si sta per aprire un nuovo mondo per il ternano che non nasconde una certa nostalgia per l’addio alla Top Class. “Non ci sono le hospitality, ci sono le ruote artigliate e le tende canadesi, la mascherina serve per la polvere”, ha scherzato l’ex pilota Ducati ai microfoni di Sky Sport MotoGP. “Cominceremo subito, tra due mesi farò la mia ultima gara di MotoGP a Valencia, poi farò la Dakar che parte il 2 gennaio in Arabia Saudita. Per me l’obiettivo è finirla, poi ci sarà tanto lavoro da fare”.
Il salto dall’asfalto allo sterrato non sarà semplice neppure per un pilota del suo calibro che si è tanto allenato con l’enduro ed ha già partecipato a qualche rally di livello nazionale. “C’è il problema opposto, bisogna chiuderlo il gas. La tappa più normale sarà in Andalucia, poi c’è il Marocco, la Mongolia, il Kazakistan… Lì puoi andare forte quanto vuoi, ma se perdi una nota perdi tutto il tempo e ti perdi anche geograficamente. Non ho mai navigato nel deserto aperto, lì si naviga con i gradi della bussola. Devi evitare dune, colline, alberi, sassi, sarà molto impegnativo”, ha concluso Danilo Petrucci. “Mai nessuno ha provato questo cambio.