Fabio Quartararo è stato vittima di un problema insolito nelle prove libere del Gran Premio di Aragon: la puntura di un’ape
Tra tutti i problemi che un pilota di MotoGP può incontrare nel corso di una sessione di prove libere, di sicuro l’ultimo che si aspetta è un insetto. Eppure è quello che è successo oggi, nel venerdì del Gran Premio di Aragona, al leader del Motomondiale Fabio Quartararo.
E non è nemmeno un inedito, per lui: “Sono stato punto per la terza volta da un’ape”, ha raccontato. Lo si è visto anche dalle telecamere, mentre armeggiava vistosamente all’interno del casco.
Quartararo non ama il circuito di Aragon
Alla fine nemmeno la puntura, però, lo ha frenato più di tanto: nella classifica conclusiva della giornata è arrivato il settimo tempo assoluto. “Sono soddisfatto perché i due giri li ho fatti con tanto traffico, non so come ho fatto a fare 1:48.0”, racconta il Diablo. Un risultato che conta ancora di più perché è stato ottenuto su un circuito che in genere risulta indigesto al transalpino: “Fin dai tempi del Cev e dalla Moto3 questa pista non mi è piaciuta”, ammette.
Stavolta, però, il weekend è cominciato diversamente: “Sono contento di quello che ho fatto oggi. Nella mia prima uscita pomeridiana sono stato efficace ed ero soddisfatto, nella seconda abbiamo provato una soluzione che non mi è piaciuta completamente. Comunque rispetto allo scorso anno ho un feeling completamente diverso, ho tenuto un ottimo passo e non me l’aspettavo, anche perché non stavo spingendo più di tanto”.
Il portacolori della Yamaha ha ancora degli aspetti da mettere a punto: “Nel secondo intermedio sono molto efficace in termini di passo, ma vado in difficoltà sul giro secco. Invece nel quarto ho dei problemi di velocità, ma non è una novità. Il mio motore è un po’ stanco, ma anche io non imposto benissimo alcune curve, dovrò studiare anche i dati di Crutchlow. Abbiamo margine nel tempo sul giro, sia a livello di assetto che di guida, visto che ho trovato traffico”.
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