Concluso il venerdì di debutto per Maverick Vinales con la sua nuova Aprilia al Gran Premio di Aragon: “C’è ancora molto da lavorare”
È l’undicesimo Gran Premio a cui prende parte quest’anno (escludendo gli ultimi due da cui è stato escluso per scelta della Yamaha). Eppure, per Maverick Vinales, questo rappresenta in un certo senso il primo giorno di scuola.
La sua prima volta in assoluto in un weekend di gara ufficiale con la sua nuova moto, la Aprilia. E la tensione del debutto, Top Gun l’ha provata fino in fondo, anche se si è disciolta presto. “Nel corso del primo giro ero molto emozionato ma anche nervoso. Poi, guidando, ti passa tutto”, racconta a fine giornata.
Certo, i risultati non sono esaltanti. Il venerdì di prove libere ad Aragon si è concluso appena in ventesima posizione, a quasi un secondo dal suo compagno di squadra Aleix Espargarò che si è infilato nella piazza d’onore. Ma non è ancora il momento di guardare alla classifica.
“Oggi ho solo pensato ad adattarmi alla moto”, spiega lo spagnolo. “Non abbiamo seguito nessun programma speciale. Sto usando una messa a punto di base, trovata a Misano, non è il momento di fare modifiche. Ma sono contento perché tra il primo e il secondo turno abbiamo compiuto un salto in avanti, non solo nel tempo ma anche nel feeling con la moto”.
Un feeling ancora tutto da trovare, perché la RS-GP è un animale distante dalla sua vecchia M1. E non solo perché dal motore quattro cilindri in linea è passato ad uno a V.
“Mi trovo bene, ma è vero che è completamente differente”, riconosce Vinales. “La staccata è il momento più complicato, è molto diversa rispetto a ciò a cui sono stato abituato finora. Sto frenando molto prima di quanto serva, ma ci avvicineremo. L’accelerazione invece è molto buona. Ci sono tanti aspetti da modificare e c’è tanto da lavorare. Il cruscotto ha un sacco di bottoni, ma è facile memorizzarli. Per me la cosa più difficile è mettere insieme tutti e quattro i settori, non sto guidando al massimo”.
Dunque non resta che continuare ad impegnarsi, a testa bassa. Ci vorrà del tempo, ma alla fine le soddisfazioni arriveranno. “Siamo lontani dalle prestazioni della moto e dalle mie, è un processo di apprendimento”, conclude Mack. “Dobbiamo fare le cose con pazienza, passo dopo passo. Adesso la chiave è rimanere calmi e continuare a lavorare, fare tanti giri, sapendo che miglioreremo ancora. Domani faremo un altro passo in avanti, ne sono sicuro”.
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