I punti di vista opposti di Lewis Hamilton e Max Verstappen sull’incidente che ha buttato entrambi fuori dal Gran Premio di Monza
La lotta per il campionato del mondo di Formula 1 tra Lewis Hamilton e Max Verstappen si arricchisce di un nuovo capitolo. Destinato, come i precedenti, a scatenare un’ondata di polemiche e a lasciare cicatrici. L’incontro ravvicinato tra i duellanti iridati è avvenuto al ventiseiesimo giro del Gran Premio d’Italia, più o meno al giro di boa della gara, dopo il turno di soste ai box. La Red Bull e la Mercedes si sono ritrovate in scontro diretto alla Prima variante.
“Stavo lottando il più duramente possibile, finalmente avevo superato Lando”, racconta Hamilton. “Ero virtualmente in testa, perciò mi hanno richiamato ai box. Il pit stop è stato lento, ho perso un paio di secondi e, quando sono uscito, mi ha superato Daniel (Ricciardo, ndr). Max stava arrivando e mi sono assicurato di lasciare lo spazio all’esterno per la sua macchina. Sono entrato nella prima curva davanti e ci sono rimasto. Poi, all’improvviso, me lo sono ritrovato sopra di me, mi è volato sulla testa”.
L’incidente è stato spettacolare: la Red Bull è letteralmente decollata sulla Mercedes e solo le protezioni hanno impedito al casco dell’anglo-caraibico di impattare contro il fondo della vettura del suo avversario. Cavandosela così praticamente senza un graffio: “Ho un po’ di male al collo, ma sto bene”, rassicura lui. “Devo ringraziare l’halo”.
Fatto sta che entrambi hanno terminato la loro corsa nella ghiaia, ritirati: “Fino a quel momento la gara era fantastica, poi è andato tutto storto”, commenta Verstappen. “Sapevo che mi sarei trovato vicino a lui in curva, però Hamilton mi ha spinto in frenata: ho sterzato, ma lui mi ha sempre spinto sempre più fuori. Non c’era più spazio per fare la curva, mi ha mandato contro il cordolo ed è li che ci siamo toccati. Un peccato, ma c’era bisogno di più collaborazione da parte sua per fare la curva”.
Uno schianto letteralmente annunciato, visto che già al primo giro Lewis e Max avevano sfiorato il contatto, lottando ruota a ruota alla variante della Roggia. Finché l’iridato uscente era stato costretto a tagliare la chicane, sostenendo via radio di essere stato buttato fuori.
“Lo scenario è stato esattamente lo stesso, io ero nella stessa posizione, ma gli ho lasciato strada: così vanno le corse”, rincara la dose Hamilton. “Lui non ha voluto lasciarmi strada. Ha compiuto un gesto opportunistico: sapeva che cosa sarebbe successo alla seconda curva, sapeva che stava salendo sui cordoli, ma ha tenuto comunque giù il piede. Non so cos’altro dire”.
I diretti interessati si rimpallano a vicenda la responsabilità: il sette volte campione accusa il suo antagonista di averlo fatto apposta, l’olandese risponde che è stato lui a non lasciargli spazio. “Da parte mia credo di essere stato corretto mentre cercavo di affiancarlo, ma va bene così”, ribatte Verstappen. “Queste sono le corse, sono cose che capitano, non sono arrabbiato. Non sarebbe stato positivo se uno dei due l’avesse avuta vinta, invece ci siamo ritirati entrambi”. E la classifica rimane invariata, con cinque punti di vantaggio per Max…
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