Un incidente evitabile, forse voluto. Verstappen ed Hamilton ancora protagonisti, nonostante la scena alla fine sia tutta per Ricciardo e Norris
A Monza ancora una volta un GP d’Italia di F1 pieno di colpi di scena. E ci scappa nuovamente l’outsider vincente, la McLaren, con Daniel Ricciardo e Lando Norris che conquistano una doppietta impensabile a inizio weekend.
Mancava la vittoria della McLaren dal 2012 ed è arrivata nel tempio della velocità, dopo che lo scorso anno Carlos Sainz Jr. l’aveva solo sfiorata. Un gran colpo in chiave terzo posto in classifica costruttori, con il nuovo controsorpasso alla Ferrari ma c’è da dire che fa piacere rivedere lì in alto quel Daniel Ricciardo che ha sofferto per tutta la stagione e solo negli ultimi GP ha mostrato segnali incoraggianti di ripresa. Norris gliele ha date di santa ragione per tutto il 2021 ma alla fine per ora è lui ad aver vinto. E questo conta. Chissà se basterà per rimanere in McLaren, perché il suo sedile scotta eccome.
Dicevamo della Rossa, che arrivava a Monza in assetto da difesa di trapattoniana memoria ma che alla fine ha anche cullato l’opportunità di arrivare a podio. Charles Leclerc ha gettato il cuore oltre l’ostacolo ma con una Ferrari con almeno 20 Cv in meno rispetto alla concorrenza era dura fare di più. Quantomeno però sembra cambiata l’aria nelle dichiarazioni, dove trapela un seppur timido orgoglio venire fuori, giudicando la corsa solo soddisfacente, visto il blasone del team. Era ora.
In realtà è il tema principe, ma per una volta abbiamo voluto lasciare la scena agli outsider, oscurati per tutta la stagione da due mostri sacri come Lewis Hamilton e Max Verstappen. I protagonisti però son ostati comunque loro, nonostante non abbiano lottato per la vittoria. O per meglio dire lo hanno fatto, prima di eliminarsi in un incidente che farà parlare ancora una volta molto.
E che sarebbero state scintille lo si era capito già dopo il contatto a inizio gara. Niente di eclatante, ma comunque una mini-sportellata che faceva capire quanto Verstappen avrebbe difeso alla morte la sua posizione sul rivale. Stavolta però è sembrato nettamente che la manovra fosse una vendetta dopo quanto accaduto a Silverstone. O quantomeno, seppur non voluta, non è stata evitata, proprio memori di quanto accaduto in Gran Bretagna qualche mese fa.
Certo è che questo nuovo incidente rischia di mettere ancor più pepe in una pietanza sin troppo ricca di sapore. E per fortuna che stavolta c’è stato “San” Halo a proteggere Hamilton. Altrimenti sarebbe finita molto male. E i due ragazzotti dovrebbero cominciare a rendersene conto.
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