Valentino Rossi non pensa ad altro che al suo Gran Premio di casa a Misano. E accoglie a braccia aperte il nuovo compagno Andrea Dovizioso
A ben vedere questa non è ancora l’ultima volta in cui correrà sul suo circuito di casa, visto che ad ottobre è in programma il bis sempre a Misano Adriatico. Eppure, l’idea che la sua carriera è ai titoli di coda e che presto non potrà più esibirsi davanti al suo pubblico, a livello umano ed emotivo, condizionerebbe chiunque.
Chiunque, ma non Valentino Rossi, che è talmente concentrato sulla sua gara a domicilio da non lasciare che nessun altro pensiero ingombri la sua mente. “Correre a Misano è sempre bello, mi piace”, dichiara il Dottore al termine del venerdì di prove libere del Gran Premio di San Marino. “Questo è un circuito difficilissimo e faticoso mentalmente e psicologicamente. Qui succede tutto velocemente, perché la pista è stretta, quindi non ho tempo di pensare che questo è l’ultimo anno. Spero di vivere delle belle giornate, perché avere i tifosi sulle tribune intorno alla pista cambia il senso di tutto”.
I risultati, anche oggi, non sono stati esaltanti: diciannovesimo al mattino, sull’asciutto, sedicesimo al pomeriggio, sul bagnato. “Oggi le condizioni erano molto difficili, ma il lato positivo è che abbiamo provato l’asfalto in entrambe le condizioni”, racconta il fenomeno di Tavullia. “Sul bagnato, nel pomeriggio, sono riuscito a trovare l’assetto, ma sull’asciutto, al mattino, non abbiamo avuto il tempo necessario. Abbiamo percorso troppo pochi giri e non ho capito bene cosa fare. Ma il feeling sul bagnato non è male, anche se non abbiamo una buona aderenza al posteriore e perdiamo molto in accelerazione. Questo è il problema principale. Nei tratti veloci, invece, non è andata male, anche se mi sembra che Fabio si sia lamentato”.
Già promosso, invece, il rapporto con il suo nuovo compagno di squadra Andrea Dovizioso, con il quale oggi ha condiviso il box della Petronas per la prima volta: “Abbiamo parlato, sia dopo la prima che dopo la seconda sessione. I suoi commenti sono interessanti, ma lui ha una moto differente dalla mia, che si guida diversamente sia in frenata che in ingresso di curva. Se devo guardare dei dati preferisco studiare quelli di Quartararo. Parlare con Andrea è bello: ha esperienza ed è meticoloso nella messa a punto. Ci siamo trovati d’accordo su alcune cose. Ma era il suo primo contatto con una moto diversa, oltre al fatto che non guidava da un po’ di tempo. Tuttavia mi pare che abbia già le idee piuttosto chiare”.
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