L’onestà non sempre paga, specialmente in F1. Ecco come ha reagito Coulthard alle recenti dichiarazioni del pilota più giovane.
Qualcosa di analogo era accaduto con Valtteri Bottas quando, in un momento di debolezza, aveva ammesso i propri limiti davanti alla stampa, scatenando i rimbrotti del paddock, e ora Yuki Tsunoda ha replicato. Per qualche oscuro motivo, il giapponese, dopo essere stato confermato dall’Alpha Tauri si è pubblicamente domandato il perché di tanta fiducia.
“La prima metà di stagione sono stato piuttosto irregolare. Ho commesso diversi errori che sono costati cari al team, di conseguenza mi ha sorpreso il rinnovo”, la sua dichiarazione naif. Qualcosa di inaccettabile in un ambiente altamente competitivo dove tutti dovrebbero definirsi i migliori.
Rookie del 2020 in F2, il nipponico si era guadagnato la promozione nel Circus a suon di buone prestazioni che l’avevano portato a concludere la campagna in terza piazza assoluta. Subito a punti in Bahrain, poste premesse stellari il classe 2000 è sparito, annacquato da svarioni e comportamenti al limite mal digeriti dal suo box anche a causa di una certa propensione al turpiloquio e alle urla.
Quattordicesimo della generale con 18 lunghezze, l’atipico asiatico, ha comunque convinto Franz Tost a concedergli una nuova chance nonostante l’evidente differenza con il compagno di squadra Pierre Gasly, nono e autore pure di un podio in questo 2021.
Interrogato non tanto sulla decisione di Faenza di proseguire in blocco con l’attuale formazione, quanto su questo afflato di umiltà sacchiana da parte del più piccolo del gruppo, l’ex driver della massima serie David Coulthard lo ha praticamente demolito, consigliandogli di levare quanto prima le tende.
“Ma da quale pianeta arriva?”, ha attaccato lo scozzese, da anni legato al marchio Red Bull, su Channel 4. “Un pilota di F1 non si esprime in questa maniera. Penso che farebbe meglio a fare le valigie e tornarsene a casa”, il suggerimento a dir poco tranchant.
Chiara Rainis