Franco Morbidelli non ha ancora superato la convalescenza per l’operazione al ginocchio e oggi la sua partecipazione alla gara era in dubbio
Fino all’ultimo, la partecipazione di Franco Morbidelli al Gran Premio di San Marino è rimasta in forse. “Dopo il warm up non ero nemmeno sicuro di correre”, confessa a fine corsa, “invece grazie all’adrenalina della gara e agli antidolorifici sono riuscito ad arrivare fino al traguardo”. Per la precisione, al diciottesimo posto.
Un risultato tutt’altro che scontato, perché il ginocchio operato, nonostante la lunga convalescenza, è ancora acciaccato, tutt’altro che in perfette condizioni. “Ho fatto un’ottima partenza, ho lottato: sicuramente la posizione è quella che è, ma sappiamo qual è la condizione della mia gamba”, racconta il Morbido. “Stamattina avevo fatto più fatica con la moto e con la gamba non riuscivo a compensare: dopo otto giri ero finito. Mi sono preoccupato, mi sono chiesto: ‘Come faccio a farne 27?’ Poi ho preso gli antidolorifici: non ero certo nelle condizioni ideali, ma bisognava essere nella mischia”.
Ma la nuova Yamaha piace a Morbidelli
Oltre al fisico ancora in ripresa, l’italo-brasiliano ha dovuto fare i conti anche con la scoperta dell’ultimo modello della M1, che ora che è passato al team ufficiale Yamaha si ritrova sotto il sedere. “È stato un bene tornare in sella”, ammette. “Ho bisogno di fare dei giri per adattare la messa a punto della nuova moto: abbiamo margine di miglioramento sotto vari aspetti, quello fisico e quello tecnico”.
Ma le differenze rispetto alla moto vecchia di due anni con cui era costretto a faticare nel team satellite Petronas già si vedono tutte: “È stato bello restare nei primi giri nel gruppone e sono stato piacevolmente sorpreso che i piloti non mi sverniciavano in rettilineo come accadeva con la vecchia M1. Non mi passavano nel veloce, ma in staccata: questo significa che la moto va più forte e posso giocarmela meglio in futuro”.
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