Pecco Bagnaia sembra il pilota perfetto: racchiude in sé le caratteristiche di tanti campioni del passato: lo afferma Michele Pirro
Con la sua doppia vittoria ad Aragon e a Misano, Pecco Bagnaia ha definitivamente conquistato il paddock della MotoGP. Tanto che per lui, in questi giorni, fioccano paragoni impegnativi.
Max Biaggi lo ha accostato a se stesso, Jorge Lorenzo ha affermato che gli ricorda il suo stile di guida. Ed entrambi hanno ragione, ma non c’è solo questo nel segreto vincente del torinese della Ducati.
Bagnaia, un misto di Lorenzo, Dovizioso e Stoner
Lo svela uno che conosce molto bene come si guida la Desmosedici, come il collaudatore Michele Pirro. “Come stile in effetti è simile a Lorenzo“, ammette ai microfoni di Tuttosport, “ma basta guardare i dati di Pecco per capire che c’è dell’altro, molto di più. Pecco è un mix della staccata del Dovi, del centro curva di Lorenzo e dell’uscita di Stoner“.
Insomma, un cocktail che sfiora la perfezione: “Ha le caratteristiche che esaltano la MotoGP di oggi, ha saputo estremizzare le qualità della Ducati senza farsi rallentare dai suoi difetti”, lo celebra il test rider di San Giovanni Rotondo.
Le speranze di Michele Pirro
Pecco sta dimostrando di avere qualcosa in più degli altri, anche dei suoi stessi compagni di marca: “Un feeling pazzesco con la frenata e l’anteriore. Quando inserisce la moto fa cose davvero di alto livello, è una lama sottile. Che sia il suo punto forte l’ha mostrato ad Aragon, tenendo dietro uno come Marquez che le ha provate tutte. Ha in mano la moto come nessuno, ma sa anche gestire le situazioni. La gara di testa che ha fatto domenica è incredibile: intelligenza e qualità”.
E chissà che, con un pizzico di aiuto dalla buona sorte, che finora gli è mancata, non possa davvero centrare la clamorosa rimonta mondiale: “A vedere un Pecco così e a trovarlo a 48 punti in meno da Quartararo girano le scatole”, ammette Pirro. “L’unico rammarico sono i punti persi al Mugello, in Austria e a Silverstone per una serie di situazioni sfortunate”.
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