Due giorni dopo la seconda vittoria consecutiva, Pecco Bagnaia riparte ancora da Misano, dove sono in corso i test della MotoGP
“Il nostro obiettivo è quello di fare sempre meglio, ma è difficile fare meglio del primo posto”. Pecco Bagnaia è ancora galvanizzato dalla vittoria nel Gran Premio di San Marino, la seconda di fila dopo Aragon.
E come dargli torto. Tornato in pista sempre a Misano Adriatico per la due giorni di test della MotoGP, punta gli occhi sul resto del campionato che lo attende. E sulla rimonta iridata, in salita ma non certo fuori dalla sua portata, visti i risultati delle sue ultime uscite.
“Abbiamo guadagnato pochi punti su Fabio, che è arrivato secondo, ma meglio di così non potevamo fare”, racconta ai microfoni di Sky Sport a margine delle prove. “Vogliamo restargli davanti, poi si vedrà cosa accadrà. Mancano ancora quattro gare, il titolo mondiale è molto difficile ma non impossibile, quindi ci proveremo”.
Questo è il miglior Bagnaia di sempre, a detta sua, più forte anche di quello che vinse il titolo in Moto2 tre anni fa: “Secondo me stiamo meglio del 2018, mi trovo bene e siamo proprio forti. Con la mia Ducati funziona tutto alla perfezione, non la stiamo più toccando, il livello raggiunto è alto. Dobbiamo provare a migliorarci sempre, ci stiamo lavorando come squadra ma anche come pilota”.
E Pecco, a forza di migliorarsi, ha dimostrato di aver imparato a vincere anche in circostanze di gara molto diverse tra di loro: in duello diretto, andando in fuga, subendo il ritorno degli avversari.
“Rispetto ad Aragon, la gara di domenica è stata più difficile”, spiega. “In Spagna ho imposto il mio ritmo da subito, mentre Marquez mi ha seguito sempre da vicino e quindi mi aspettavo il duello con lui. A Misano sono scappato, sfruttando la gomma morbida, ma nel finale ho faticato e sapevo che Quartararo avrebbe rimontato. Quando si è davanti, e poi questo distacco si riduce, mantenere la concentrazione non è facile. Sono stato bravo a gestire la tensione, facendo un bell’ultimo giro: a quel punto non potevo farmi superare. Fabio ci ha provato in tutti i modi ed è giusto che sia così. L’unica mossa vincente è sempre quella di spingere e dare valore alla vittoria. Dobbiamo essere dei degni avversari per lui”.
Ora l’obiettivo è continuare questa tendenza favorevole anche nella prossima gara, quella negli Stati Uniti: “Ad Austin penso che Marquez sarà fortissimo, l’uomo da battere. Ma ci sono anche altri piloti che andranno forte come Jack Miller e i due della Suzuki. Lì ho ottenuto nel 2019 il mio primo arrivo nei dieci in MotoGP. La nostra moto si adatta bene a questa pista, vedremo”.
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