Franco Morbidelli continua a girare sulla Yamaha ufficiale, stavolta nei test di Misano, ma la sua gamba desta ancora preoccupazione
Ancora non ha preso completamente le misure della Yamaha di questa stagione, che si è ritrovato a guidare per la prima volta nello scorso fine settimana grazie al passaggio nel team ufficiale, che già Franco Morbidelli si trova proiettato nel futuro, sul prototipo del prossimo anno.
È successo nel corso della prima giornata di test MotoGP a Misano Adriatico, dove oltre a proseguire il suo apprendistato con la moto factory, ha avuto l’occasione di sperimentare anche il modello con cui correrà nel campionato che verrà. Una bella differenza rispetto alla M1 vecchia di due anni che si ritrovava alla Petronas fino a qualche settimana fa.
“Ho provato sia la moto 2021 sia la 2022”, racconta il Morbido al termine del martedì di collaudi, “e al momento posso dire che ho preso più fiducia con quella di quest’anno. Il modello vecchio, quello del 2019, era peggiore sotto tanti aspetti. Quella attuale ha una buona base”.
La gamba di Morbidelli non sta ancora bene
Ma il vero guaio con cui deve fare i conti al momento il pilota italo-brasiliano non è tecnico, bensì fisico: la gamba risente ancora della lunga convalescenza dall’operazione al ginocchio e quindi è ancora ben lontana dalla perfetta condizione.
“Ho problemi con la parte posteriore, la muscolatura è quasi nulla”, spiega. “Prima di Misano non avevo nemmeno la mobilità. Adesso il passo successivo è sviluppare una muscolatura che mi consenta di piegare la gamba e di metterla sulla pedana in maniera abbastanza disinvolta, questo non mi succede per il momento. Bisogna lavorare il più possibile per far crescere i muscoli attorno al ginocchio per potersi muovere in modo corretto”.
Tra le novità che Morbidelli ha scoperto nel box in blu c’è anche un nuovo ingegnere: detto addio a Ramon Forcada, con cui c’era un ottimo feeling, si ritrova Galbusera, già sodale del suo maestro Valentino Rossi. “Sono contento di lavorare con Silvano, anche lui è un capotecnico di grande esperienza”, conferma Frankie. “Sono stato sempre molto fortunato nella mia carriera”.
LEGGI ANCHE —> Pecco Bagnaia, occhi sul futuro: “Il Mondiale non è impossibile”