Come movimentare la F1 attuale? L’idea del boss Mercedes Wolff si distacca da tutti i provvedimenti presi finora.
Quali format stravolti, auto rivoluzionate e motori potenziati! Per Toto Wolff la soluzione all’annoso problema delle gare addormentate e già decise prima della partenza è molto più semplice.
Secondo il boss Mercedes per rendere i GP combattuti, con maggiore possibilità di vedere più vincitori nel corso di una stagione e non sempre i soliti noti, basterebbe aggiungere una monoposto per ogni team iscritto. In sintesi passare da 20 a 30 piloti al via.
Da brillante manager quale è, l’austriaco con questa proposta vorrebbe prendere due piccioni con una fava. Ciò significa donare al Circus lo show e ugualmente piazzare qualche giovane dei suoi. Il secondo obiettivo sarebbe infatti proprio quello di dare un’opportunità agli emergenti e alle riserve di mettersi in mostra, evitando così di correre il rischio che stando fermi perdano l’inerzia delle categorie minori.
Trenta piloti in pista in F1
“Disporre di una terza vettura ci permetterebbe di far correre un debuttante”, ha asserito alla tv tedesca RTL. “In questo modo avremo uno schieramento composto da 30 driver”.
Tornando alle ragioni che possono aver portato ad un simile suggerimento ricordiamo che per il 2022 il dirigente viennese avrebbe voluto piazzare in F1 Stoffel Vandoorne e Nyck De Vries, entrambi attivi in Formula E e con l’olandese addirittura campione in carica, ma a causa della mancanza di sedili vacanti non sarà possibile. O almeno così pare.
Decisamente contrario a questo consiglio, forse un po’ interessato, Jost Capito. In costante lotta con il budget il responsabile della Williams si è tenuto ben lontano dall’avvallare una proposta decisamente dispendiosa. “Non credo che funzionerebbe. Aumentare anche di una sola unità il parterre è estremamente difficoltoso. Non mi sembra fattibile, specialmente su un calendario da 22 o 23 gare”, ha riflettuto sui costi che inevitabilmente crescerebbero a danno delle scuderie minori.
Chiara Rainis