Bottas esce allo scoperto e ammette che d’ora in avanti si farà da parte per aiutare Hamilton a vincere l’ottavo titolo.
Dal prossimo anno sarà libero e forse, per la prima volta nella sua carriera in F1, sarà il punto di riferimento di una squadra. Per adesso però Valtteri Bottas dovrà continuare a svolgere il compito per cui è stato ingaggiato, ovvero quello di secondo di Hamilton senza più dover mentire a proposito.
In fin dei conti nel campionato in corso abbiamo ascoltato comunicazioni radio sportivamente imbarazzanti, con richieste plateali di far passare Lewis. Qualcosa di inedito per la Mercedes che, fino a poco tempo fa, gli ordini li dava di nascosto facendosi passare per un’isola felice dove tutti vantano le medesime possibilità.
Così, dal paddock di Sochi dove si girerà a partire da domani mattina, il #77 ha sì affermato di ambire al successo di tappa (ci mancherebbe altro), ma altresì di essere pronto a piegarsi al volere dei vertici. In pratica, in barba alla pratica per cui se un pilota va via a fine stagione si sente moralmente in dovere di fare la propria corsa senza più tenere in considerazione le domande del team, il finlandese, continuerà a svolgere il proprio compito da aiutante.
“Potrebbero esserci dei momenti in cui si renderà necessario fare gioco di gruppo e dovrò mettermi a disposizione”, ha affermato. “Siamo qui come un collettivo e dobbiamo assicurarci di vincere entrambi i titoli, non solo quello costruttori ma anche piloti. Ham ha maggiori possibilità di me, quindi questa è la situazione”.
Approdato alla Stella nel 2017 quale sostituto di Nico Rosberg, il driver di Nastola non ha mai davvero convinto. Pur avendo conseguito diverse pole position e qualche prima piazza, è apparso spesso arrendevole e in numerose occasioni non è stato in grado di finalizzare quando ne avrebbe avuto la possibilità. Nel 2022 andrà in Alfa Romeo e lì sarà in tutti i sensi un’altra musica.
Chiara Rainis