%26%238220%3BLa+Ferrari+%C3%A8+ricaduta+in+un%26%238217%3Billusione%26%238221%3B%3A+la+stroncatura+del+grande+ex
tuttomotoriweb
/2021/09/23/ferrari-illusione-berger/amp/
Formula 1

“La Ferrari è ricaduta in un’illusione”: la stroncatura del grande ex

Published by
Fabrizio Corgnati

Un grande ex della Ferrari ha le idee chiare sui motivi della crisi sportiva della Rossa di Maranello: c’è di mezzo un'”illusione”

Tifosi con la bandiera Ferrari sulle tribune del Gran Premio d’Italia di F1 2021 a Monza (Foto Ferrari)

La crisi, apparentemente senza uscita, in cui è precipitata la Ferrari in queste ultime stagioni è frutto di un clamoroso malinteso. Anzi, di una vera e propria “illusione” che si è creata nella mente dei vertici di Maranello.

A sostenerlo è un grande esperto di corse, che la Rossa la conosce bene, avendoci trascorso ben due periodi come pilota. Si tratta di Gerhard Berger, leggendario portacolori del Cavallino rampante tra gli anni ’80 e ’90.

Il parere di Gerhard Berger

L’austriaco, già corridore in Formula 1 e oggi responsabile sportivo del campionato turismo tedesco Dtm, ha le idee chiare sulle ragioni che impediscono alla Scuderia di essere vincente. E, prima ancora che di natura tecnica, i problemi sono umani, riguardano cioè la stessa struttura con cui è stata costruita la squadra.

“Penso che la Ferrari sia caduta nuovamente nella sua illusione di vincere il campionato con gli italiani”, è la disamina di Berger. “Non riesco a capirlo, perché alla fine se vince il successo resta comunque in Italia, dal momento che la Ferrari è una squadra italiana. Per avere un team di successo, devi prendere i migliori da tutto il mondo”.

Troppi italiani in Ferrari

Insomma, la formazione emiliana è ricascata in un errore già commesso in passato: quello di voler essere autarchica, sciovinista, di compiere una scelta di passaporto e non unicamente meritocratica per selezionare i propri uomini chiave.

Non è sempre stato così, nel passato: anzi, l’ultima grande epoca d’oro ferrarista, quella dei primi anni 2000, fu costruita da personaggi che non erano certamente nati nel nostro Paese.

“Quella volta fu incredibile, ma c’era un grande gruppo di lavoro con Jean Todt, Ross Brawn, Rory Byrne e Michael Schumacher“, sottolinea Gerhard. Che però chiude con una nota di ottimismo: “Anche ai miei tempi abbiamo vissuto periodi senza vittorie, e in quei casi si può andare avanti solo con il duro lavoro”.

Gerhard Berger (Foto Clive Mason/Getty Images)

LEGGI ANCHE —> Ferrari, GP di Russia in salita per Charles Leclerc: subito una penalità

Published by
Fabrizio Corgnati

Recent Posts

Marc Marquez vuota subito il sacco: svelati i segreti Ducati, il punto di forza può fare la differenza

I test di Barcellona hanno dato modo a Marc Marquez di effettuare il debutto sulla…

13 minuti ago

Quanto guadagna un operaio Ducati: le posizioni di lavoro che di solito mette a disposizione

La Casa di Borgo Panigale è un sogno per tantissimi giovani che vogliono lavorare nel…

4 ore ago

MotoGP, scoppia la polemica su Jorge Martin: polverone inaudito, arriva l’ammissione

Per Jorge Martin lo scorso weekend rimarrà nella sua memoria come uno dei più belli…

6 ore ago

F1, Mercedes aveva un solo nome per il dopo Hamilton: tutta la verità sulla scelta di Toto Wolff

Il boss della Mercedes, Toto Wolff, aveva sentito un pilota esperto prima di scegliere di…

10 ore ago

F1 GP Las Vegas, Qualifiche: Russell firma la pole davanti a un ferrarista, in crisi Hamilton

Il circus della F1 si è spostata a Las Vegas per la terzultima tappa del…

12 ore ago

Il boss di Pramac fa a pezzi la Ducati: ecco perché hanno preso Marquez al posto di Martin

Jorge Martin avrebbe meritato di transitare nel team factory della Casa di Borgo Panigale, ma…

12 ore ago