Dopo due gare di assenza Raikkonen torna alla guida dell’Alfa Romeo a Sochi. Nella conferenza pre-evento il suo solito show.
In Russia rientrerà nel gruppo Kimi Raikkonen. Out a Zandvoort e Monza per la riscontrata positività al Covid il finlandese ha potuto godersi uno scampolo di quella che sarà la sua vita a partire dal prossimo anno.
Come sappiamo, proprio alla vigilia dell’evento olandese, aveva annunciato il ritiro dalle competizioni e a quanto pare non ci piangerà troppo su una volta tagliato il traguardo di Abu Dhabi. Perché diciamo questo? Semplice, perché davanti ai media che gli chiedevano dettagli sulle due settimane trascorse nella sua casa in Svizzera ha ammesso di non aver per nulla sentito la mancanza del Circus.
“Non credo che mi emozionerò molto venerdì. Alla fine si tratta solo di fare il mio lavoro e una buona gara”, ha cominciato minimizzando la ripresa dell’attiva.
“I due GP saltati? Non li ho seguiti. Avevo altro da fare anche se non ricordo cosa. Ho guardato solo la partenza e alcune cose qua e là”, ha aggiunto in suo stile. “Sarebbe stato bello gareggiare in Italia, male cose sono andate come sono andate e sono dovuto rimanere a casa”.
Dopo aver tranquillizzato tutti sulle sue condizioni di salute, buone sin da subito non avendo accusato sintomi, il driver di Espoo si è congratulato con il collega che, senza preavviso aveva dovuto sostituirlo nei Paesi Bassi e poi, più di recente in Italia. “Robert Kubica è stato bravo. Non era facile saltare sulla macchina all’ultimo momento venendo da una lunga assenza dalle competizioni. Credo abbia fatto il massimo”.
Parlando delle attese per il gran premio russo il 41enne è stato evasivo preferendo non sbilanciarsi alla luce di un’Alfa Romeo che non garantisce grandissime performance. “Da quanto ho appreso dovrebbe piovere. Staremo a vedere”, ha chiosato.
Chiara Rainis